Durante gli anni 1992-94, nell'ambito della borsa di studio post-dottorato, è stato svolto un progetto scientifico per la misurazione degli sforzi superficiali in sito mediante l'applicazione di rosette estensimetriche e successivo sopra-carotaggio (overcoring). Sull'esperienza di precedenti ricerche svolte nell'Appennino centrale e con l'intenzione di evitare, o quantomeno di limitare, i notevoli problemi legati alla ricerca dei siti e dovuti ad una topografia accidentata, è stata scelta l'area garganica per le sue caratteristiche morfologiche. L'idea iniziale era di poter svolgere una campionatura fitta in siti relativamente vicini l'uno all'altro. In questo modo sarebbe stato anche possibile una specie di 'controllo incrociato' per verificare l'attendibilità dei risultati e del metodo stesso. Nonostante le precauzioni iniziali, notevoli difficoltà sono state incontrate durante la ricerca dei siti. Infatti, la morfologia del terreno e la natura dei materiali affioranti rendono inutilizzabili vaste aree del Gargano ai fini di questo approccio metodologico. In conclusione, in base ai risultati ottenuti e soprattutto in funzione del tempo necessario impiegato e dei costi sostenuti, l'esperienza da noi effettuata lascia alcune perplessità sul metodo di misura utilizzato anche se non è qui possibile esprimere un giudizio definitivo sulla validità del metodo stesso. In regioni sottoposte ad un campo degli sforzi caratterizzato da forti valori e da litologie ben più omogenee, tale procedura può essere forse applicata con maggior successo. Ciononostante, i risultati da noi ottenuti non mostrano una distribuzione casuale degli sforzi principali orizzontali ma due evidenti direzioni preferenziali. La prima parallela alla direzione di compressione regionale appenninica, mentre la seconda corrisponde alla direzione dell'attuale convergenza tra Africa ed Europa. Infatti, se si tiene conto solamente dei siti dove i risultati sono consistenti e, quindi, più attendibili, è possibile osservare due distinte direzioni della compressione orizzontale massima: una NE-SW, l'altra NW-SE. I siti di Monte Aquilone, Borgo Celano, quattro su sette campioni del sito Manfredonia ed il set (a) di S. Giovanni Rotondo mostrano una direzione media del sigmaH di 53° ±23°, mentre il set (b) di S. Giovanni Rotondo, il sito Apricena e tre su sette campioni di Manfredonia hanno una direzione media del sigmaH di 130° ±21°.

La misurazione degli sforzi in sito dell'area garganica

CAPUTO, Riccardo
1994

Abstract

Durante gli anni 1992-94, nell'ambito della borsa di studio post-dottorato, è stato svolto un progetto scientifico per la misurazione degli sforzi superficiali in sito mediante l'applicazione di rosette estensimetriche e successivo sopra-carotaggio (overcoring). Sull'esperienza di precedenti ricerche svolte nell'Appennino centrale e con l'intenzione di evitare, o quantomeno di limitare, i notevoli problemi legati alla ricerca dei siti e dovuti ad una topografia accidentata, è stata scelta l'area garganica per le sue caratteristiche morfologiche. L'idea iniziale era di poter svolgere una campionatura fitta in siti relativamente vicini l'uno all'altro. In questo modo sarebbe stato anche possibile una specie di 'controllo incrociato' per verificare l'attendibilità dei risultati e del metodo stesso. Nonostante le precauzioni iniziali, notevoli difficoltà sono state incontrate durante la ricerca dei siti. Infatti, la morfologia del terreno e la natura dei materiali affioranti rendono inutilizzabili vaste aree del Gargano ai fini di questo approccio metodologico. In conclusione, in base ai risultati ottenuti e soprattutto in funzione del tempo necessario impiegato e dei costi sostenuti, l'esperienza da noi effettuata lascia alcune perplessità sul metodo di misura utilizzato anche se non è qui possibile esprimere un giudizio definitivo sulla validità del metodo stesso. In regioni sottoposte ad un campo degli sforzi caratterizzato da forti valori e da litologie ben più omogenee, tale procedura può essere forse applicata con maggior successo. Ciononostante, i risultati da noi ottenuti non mostrano una distribuzione casuale degli sforzi principali orizzontali ma due evidenti direzioni preferenziali. La prima parallela alla direzione di compressione regionale appenninica, mentre la seconda corrisponde alla direzione dell'attuale convergenza tra Africa ed Europa. Infatti, se si tiene conto solamente dei siti dove i risultati sono consistenti e, quindi, più attendibili, è possibile osservare due distinte direzioni della compressione orizzontale massima: una NE-SW, l'altra NW-SE. I siti di Monte Aquilone, Borgo Celano, quattro su sette campioni del sito Manfredonia ed il set (a) di S. Giovanni Rotondo mostrano una direzione media del sigmaH di 53° ±23°, mentre il set (b) di S. Giovanni Rotondo, il sito Apricena e tre su sette campioni di Manfredonia hanno una direzione media del sigmaH di 130° ±21°.
1994
stress in situ; Gargano; rocce carbonatiche; campo di sforzi; carbonate rocks; stress field
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/464839
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact