Teodoro Bonati (1740-1820) fu uno dei protagonisti della scienza e della tecnica in Italia nella seconda metà del Settecento e nel periodo napoleonico, soprattutto nel campo dell'idraulica, tradizionalmente coltivata a Ferrara per le esigenze del territorio. Bonati fu anche un valente cultore delle matematiche, favorito dalla frequentazione di Gianfrancesco Malfatti, professore di matematica nella stessa Università di Ferrara dove Bonati ricopriva la cattedra di idrostatica. In questo lavoro sono esaminati i rapporti di Bonati con gli scienziati veneti, alla luce dei temi trattati nel suo ampio carteggio. Il dibattito scientifico sul "caso irriducibile" delle equazioni cubiche che animò gli ambienti scientifici padovani trova eco nella corrispondenza con Antonio Maria Lorgna, Giambattista Nicolai, Vincenzo Chiminello: la polemica che ne seguì è illustrata nel primo paragrafo e vi si riferiscono alcune lettere pubblicate in appendice. La reciproca interferenza attraverso i fiumi fu da sempre motivo di discussione tra veneziani e ferraresi, e l'idrodinamica e l'idraulica pratica sono i temi principali delle lettere scambiate con Antonio Maria Lorgna (34) e Angelo Querini. Nel secondo paragrafo è illustrata in particolare la partecipazione di Bonati alla polemica sul Brenta, mentre alla figura e ai rapporti con Simone Stratico e alla partecipazione alle commissioni idrauliche del periodo napoleonico è dedicato il terzo paragrafo. Segue un'appendice in cui sono pubblicate sette lettere di Bonati a G.B. Nicolai, V. Chiminello, F.M. franceschinis, A. Zendrini, A. Artico, una lettera di G.B. Nicolai e tre di S. Stratico a Bonati.
Teodoro Bonati e i suoi corrispondenti veneti
BORGATO, Maria Teresa;FIOCCA, Alessandra
1994
Abstract
Teodoro Bonati (1740-1820) fu uno dei protagonisti della scienza e della tecnica in Italia nella seconda metà del Settecento e nel periodo napoleonico, soprattutto nel campo dell'idraulica, tradizionalmente coltivata a Ferrara per le esigenze del territorio. Bonati fu anche un valente cultore delle matematiche, favorito dalla frequentazione di Gianfrancesco Malfatti, professore di matematica nella stessa Università di Ferrara dove Bonati ricopriva la cattedra di idrostatica. In questo lavoro sono esaminati i rapporti di Bonati con gli scienziati veneti, alla luce dei temi trattati nel suo ampio carteggio. Il dibattito scientifico sul "caso irriducibile" delle equazioni cubiche che animò gli ambienti scientifici padovani trova eco nella corrispondenza con Antonio Maria Lorgna, Giambattista Nicolai, Vincenzo Chiminello: la polemica che ne seguì è illustrata nel primo paragrafo e vi si riferiscono alcune lettere pubblicate in appendice. La reciproca interferenza attraverso i fiumi fu da sempre motivo di discussione tra veneziani e ferraresi, e l'idrodinamica e l'idraulica pratica sono i temi principali delle lettere scambiate con Antonio Maria Lorgna (34) e Angelo Querini. Nel secondo paragrafo è illustrata in particolare la partecipazione di Bonati alla polemica sul Brenta, mentre alla figura e ai rapporti con Simone Stratico e alla partecipazione alle commissioni idrauliche del periodo napoleonico è dedicato il terzo paragrafo. Segue un'appendice in cui sono pubblicate sette lettere di Bonati a G.B. Nicolai, V. Chiminello, F.M. franceschinis, A. Zendrini, A. Artico, una lettera di G.B. Nicolai e tre di S. Stratico a Bonati.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.