Il contributo presentato ha lo scopo di prendere in analisi il pensiero di Simone de Beauvoir a partire dalla sua autobiografia, in linea con la convinzione della filosofa francese che il racconto delle vite rappresenti un supporto fondamentale per la comprensione e la progettualità delle esperienze e dell’esistenza. Per cogliere la sua specifica passione verso l’identità femminile, è preliminare comprendere la cornice esistenzialista entro la quale prende forma la sua riflessione, da qui la scelta di far riferimento all’ambiguità e alla libertà come concetti in stretta relazione. Gettati, heideggerianamente, nel mondo, l’essere umano ha la possibilità di scegliere la progettualità della trascendenza o, al contrario, di adattarsi al contesto in favore dell’immanenza. Ecco che l’adesione di Beauvoir al femminismo si identifica con l’utilizzo della scrittura come strumento di lotta sociale e di ricerca soggettiva che ci guida verso la trascendenza, in contrasto alla tensione verso l’oggettività del dato esistenziale che coincide con l’accettazione, spesso inconsapevole, di una condizione servile. Si vedrà che la testimonianza di de Beauvoir ci permette di arricchire il dibattito filosofico e pedagogico contemporaneo sulla questione di genere attraverso nuove riflessioni che ci stimolino a riconoscere i diversi volti dell’ambiguità e, con essi, ad impegnarci per la conquista di una libertà che non sia solo interiore, ma anche sociale, nella relazione con l’Altro.
SIMONE DE BEAUVOIR: TRA LIBERTÀ E AMBIGUITÀ
A. Gramigna;C. Boschi
2025
Abstract
Il contributo presentato ha lo scopo di prendere in analisi il pensiero di Simone de Beauvoir a partire dalla sua autobiografia, in linea con la convinzione della filosofa francese che il racconto delle vite rappresenti un supporto fondamentale per la comprensione e la progettualità delle esperienze e dell’esistenza. Per cogliere la sua specifica passione verso l’identità femminile, è preliminare comprendere la cornice esistenzialista entro la quale prende forma la sua riflessione, da qui la scelta di far riferimento all’ambiguità e alla libertà come concetti in stretta relazione. Gettati, heideggerianamente, nel mondo, l’essere umano ha la possibilità di scegliere la progettualità della trascendenza o, al contrario, di adattarsi al contesto in favore dell’immanenza. Ecco che l’adesione di Beauvoir al femminismo si identifica con l’utilizzo della scrittura come strumento di lotta sociale e di ricerca soggettiva che ci guida verso la trascendenza, in contrasto alla tensione verso l’oggettività del dato esistenziale che coincide con l’accettazione, spesso inconsapevole, di una condizione servile. Si vedrà che la testimonianza di de Beauvoir ci permette di arricchire il dibattito filosofico e pedagogico contemporaneo sulla questione di genere attraverso nuove riflessioni che ci stimolino a riconoscere i diversi volti dell’ambiguità e, con essi, ad impegnarci per la conquista di una libertà che non sia solo interiore, ma anche sociale, nella relazione con l’Altro.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


