La riforma del Terzo settore, avviata con la legge delega n. 106 del 2016, ha inteso dotare di un nuovo sistema normativo il mondo del non profit italiano. Il presente contributo si prefigge di illustrare alcuni aspetti di maggiore rilevanza della riforma, quali la nuova nozione di ente del Terzo settore, il Registro unico nazionale, la disciplina prevista per gli enti religiosi civilmente riconosciuti. La riforma rappresenta l’ultimo approdo del processo di riconoscimento e di apertura da parte del nostro ordinamento giuridico verso i soggetti impegnati in attività sociali e solidaristiche, con un loro maggiore coinvolgimento nelle dinamiche dello Stato sociale. Tuttavia, uno sguardo attento introduce qualche elemento di riflessione critica in merito alla compiutezza ed efficacia della riforma ed alle peculiari previsioni che sono state riservate agli enti religiosi.
La riforma del Terzo settore: note introduttive alla disciplina degli Ets e alla posizione degli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Sofia Osnato
2023
Abstract
La riforma del Terzo settore, avviata con la legge delega n. 106 del 2016, ha inteso dotare di un nuovo sistema normativo il mondo del non profit italiano. Il presente contributo si prefigge di illustrare alcuni aspetti di maggiore rilevanza della riforma, quali la nuova nozione di ente del Terzo settore, il Registro unico nazionale, la disciplina prevista per gli enti religiosi civilmente riconosciuti. La riforma rappresenta l’ultimo approdo del processo di riconoscimento e di apertura da parte del nostro ordinamento giuridico verso i soggetti impegnati in attività sociali e solidaristiche, con un loro maggiore coinvolgimento nelle dinamiche dello Stato sociale. Tuttavia, uno sguardo attento introduce qualche elemento di riflessione critica in merito alla compiutezza ed efficacia della riforma ed alle peculiari previsioni che sono state riservate agli enti religiosi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
