Il saggio intende contribuire al dibattito scientifico in tema di intercultura ed educazione comparata. Nel tempo in cui ci troviamo a vivere, una serie di fattori di diversa natura ha mutato radicalmente il modo di intendere la letteratura che, in larga misura, ha lasciato in secondo piano la dimensione nazionale aprendosi a complesse relazioni internazionali che dovrebbero lasciare traccia anche nel mondo della formazione. L’enormità del fenomeno migratorio, la globalizzazione che genera tensioni tra Nord e Sud del mondo, con gravi squilibri tra ricchezza e povertà, la crisi – termine fondante una pluralità di significati insidiosi – che da decenni produce inquietudini crescenti sfociando, non a caso, in situazioni aperte di guerra. Questo il panorama a vasto raggio di narrazioni che sempre più richiedono comparazione attraverso nuovi metodi e approcci interdisciplinari, poiché il raccontare trapassa i confini geografici, le differenze culturali e le tradizioni. La necessità di un quadro prospettico interdisciplinare è emersa in particolare nelle aree di ricerca innovativa dei translation studies, dei cultural studies e dei postcolonial studies, che hanno messo in discussione l’universalismo della cultura occidentale, ancora alle prese con il culto della propria superiorità. Ritornano in questi lavori di indagine concetti che si intersecano e forniscono nuovi materiali per la scrittura: da contaminazione a ibridismo, da appartenenza a identità, da cambiamento a marginalità. L'impianto teorico è di carattere epistemologico, la metodologia dell'analisi, di tipo qualitativo.

L’implicito educativo della narrativa postcoloniale

Anita Gramigna;de Conti
2025

Abstract

Il saggio intende contribuire al dibattito scientifico in tema di intercultura ed educazione comparata. Nel tempo in cui ci troviamo a vivere, una serie di fattori di diversa natura ha mutato radicalmente il modo di intendere la letteratura che, in larga misura, ha lasciato in secondo piano la dimensione nazionale aprendosi a complesse relazioni internazionali che dovrebbero lasciare traccia anche nel mondo della formazione. L’enormità del fenomeno migratorio, la globalizzazione che genera tensioni tra Nord e Sud del mondo, con gravi squilibri tra ricchezza e povertà, la crisi – termine fondante una pluralità di significati insidiosi – che da decenni produce inquietudini crescenti sfociando, non a caso, in situazioni aperte di guerra. Questo il panorama a vasto raggio di narrazioni che sempre più richiedono comparazione attraverso nuovi metodi e approcci interdisciplinari, poiché il raccontare trapassa i confini geografici, le differenze culturali e le tradizioni. La necessità di un quadro prospettico interdisciplinare è emersa in particolare nelle aree di ricerca innovativa dei translation studies, dei cultural studies e dei postcolonial studies, che hanno messo in discussione l’universalismo della cultura occidentale, ancora alle prese con il culto della propria superiorità. Ritornano in questi lavori di indagine concetti che si intersecano e forniscono nuovi materiali per la scrittura: da contaminazione a ibridismo, da appartenenza a identità, da cambiamento a marginalità. L'impianto teorico è di carattere epistemologico, la metodologia dell'analisi, di tipo qualitativo.
2025
Epistemologia formativa, Educazione Comparata, Studi decoloniali, Intercultura.
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