La fornitura di materiale di moltiplicazione della vite: regole contrattuali e di responsabilità

The nursery sector is something of a ‘Cinderella’ in the legal landscape, and specifically in agricultural law. Although it is an agricultural activity that falls fully within the scope of Article 2135 of the Italian Civil Code, nursery farming suffers from a certain lack of interest on the part of the legislator and legal scholars. Against this background, the paper examines the recent legislation on unfair commercial practices referred to in Legislative Decree No. 198/2021 of 8 November 2021, implementing EU Directive 2019/633, and its operational implications for the sector, given that contracts for the sale of plant propagation material fall within the scope of this legislation, as well as that concerning the seller’s liability for the non-conformity of the goods sold, in light of the specific characteristics and peculiarities of the product being sold.

Il settore vivaistico costituisce una sorta di “Cenerentola” nel panorama giuridico, e specificamente in quello giusagraristico. Pur trattandosi, infatti, di attività agricola rientrante a pieno titolo nella previsione dell’art. 2135 c.c., il vivaismo soffre di un certo disinteresse da parte del legislatore e della stessa dottrina. Su tali presupposti si è così intesa esaminare la recente disciplina di contrasto alle pratiche commerciali sleali di cui al d. lgs. n. 198/2021 del 8 novembre 2021, attuativo della direttiva UE 2019/633 e le sue ricadute operative sul settore, posto che i contratti di cessione del materiale di moltiplicazione vegetale rientrano nell’ambito di applicazione di tale normativa, nonché quella in tema di responsabilità del venditore per la non conformità dei beni ceduti, alla luce delle specificità e delle peculiarità del prodotto oggetto di vendita.