La narrazione popolare nella letteratura per l’infanzia

La ricerca ha lo scopo di studiare come la letteratura orale, i racconti, i miti, i rituali appartenenti al folklore popolare possano veicolare una sorta di Pedagogia sociale, e quindi porsi come “voci” di una forma educativa fondamentale (Gramsci, 1952). Nella nostra ipotesi, questa “forma dell’educazione”, se agita con competenza epistemologica e sensibilità etnografica, può contrastare quella che Byung Chul Han identifica come “dittatura dell’Uguale”. Assumendo la narrazione come una forma organizzativa del pensiero (Bruner, 2003), cercheremo di dimostrare che l’utilizzo educativo delle filastrocche, delle nenie, delle cantilene e delle storie possa rappresentare l’occasione per allestire contesti educativi meta-cognitivi e meta-emozionali (Gramigna, 2020, 2022). I meravigliosi scenari e i misteriosi personaggi che popolano l’immaginario tradizionale, ci consentono di esplorare forme differenti di razionalità, avviando così processi di autoermenuesi. La metodologia utilizzata è di carattere qualitativo e si avvale di un approccio ermeneutico.