Is it possible to conceive a school as an urban ecosystem? We developed a research by design experience, focused on a architectural project of a complex for primary school, kindergarten and nursery school, conceived as an urban ecosystem interacting with the multi-ethnic community characterizing the Lunetta neighborhood in the Italian city of Mantua. Innovative teaching methodologies are related to 3 main strategies at an architectural level: extension of teaching activities towards the exterior spaces; visual intertwining and proximity between quiet area and classroom spaces; wide opening between common spaces and patios. This design is able to promote a naturalistic intelligence through the concept of “biophilia”, so that the “outside” represents a “third educator”, where to experiment innovative teaching methodologies, didactic application of ecological principles and promote an “authentically ecological pedagogical concept”.

Concettualizzazione: il complesso formato da scuola primaria, scuola dell’infanzia e nido è stato concepito come dispositivo urbano, paesaggistico ed ecosistemico in grado di interagire con la comunità multietnica che caratterizza il quartiere Lunetta a Mantova. Questo sistema lineare permeabile moltiplica i diversi suoli attivi a disposizione delle comunità, sia scolastiche che di quartiere, deformandosi per assorbire e generare nuove situazioni di relazione sociale, coinvolgendo le diverse parti urbane in diverse modalità di fruizione e contatto. Questo sistema si addensa come spessa fascia vegetata utile a far respirare il quartiere, specializzandosi nei tematismi dei giardini che favoriscono funzioni ludiche, didattiche e sociali, diventando suolo coltivato e spazio botanico interno (nei patii) ed esterno (nei giardini pensili) agli spazi della scuola. Una scuola aperta con spazi accoglienti per la comunità anche oltre l’orario scolastico, una scuola nella scuola in cui studenti, insegnanti e abitanti di tutte le età possono relazionarsi tra loro condividendo spazi comuni per studio o relax nei quali svolgere diverse attività anche di tipo informale. Lungo la direttrice Viale Alto Adige / Via Sarajevo, ove sono oggi presenti da ovest a est il nido Peter Pan, la scuola materna Berni e la scuola elementare Allende, ludoteca, centro civico e laboratorio didattico costituiscono con due ampi spazi aperti i luoghi di transizione verso il quartiere. Una scuola caratterizzata da una composizione secondo variazione dimensionale e dispositiva degli spazi inter-esterni in grado di favorire l’inclusione, oltre che l’espansione e la personalizzazione dell’esperienza educativa degli allievi. Uno spazio in cui la relazione tra il dentro e il fuori, tra aule, spazio comune e tramite i patii verso l’esterno, nelle diverse declinazioni delle tre scuole, formi una “scuola per i cinque sensi” in cui l’apprendimento coinvolga intenzionalmente, tramite il concetto di “biofilia”, anche l’intelligenza motoria, in modo che “il fuori” raffiguri un “terzo educatore”, diventando ambiente di formazione in cui sperimentare metodologie innovative. Come ad esempio nella “quiet area”, collegata visivamente con lo “spazio-aula”, in cui tutti i bambini, non solo gli alunni con deficit o grave sindrome autistica, possano rilassarsi, riflettere o impegnarsi in attività alternative più motivanti per loro, senza che vengano esclusi o ghettizzati in spazi separati (cfr. allegato Mantova.PRIN.dossier.progetto). Linee di ricerca: il progetto di ricerca si riferisce a un campo interdisciplinare animato da diversi apporti, nel quale gli aspetti teorici e metodologici appartenenti alla composizione architettonica e urbana si intrecciano con quelli della progettazione del paesaggio, della pedagogia, della fisica tecnica. Attraverso questa fertile interazione disciplinare lo spazio della scuola mostra la ricchezza dello spazio inter-esterno nella sua variabile articolazione, dallo spazio di circolazione all'aula al patio allo spazio esterno. Questa permeabilità fisica e concettuale rivela il proprio potenziale nella stessa relazione tra scuola, quartiere e città, favorendo nuovi rapporti con la comunità attraverso spazi che possano essere utilizzabili anche oltre l'orario scolastico. Lo sviluppo dell'intelligenza naturalistica favorito in campo pedagogico dal concetto di "biofilia" si integra con l'intelligenza motoria stimolata dalla sensibile interazione tra spazio interno ed esterno in una "scuola per i cinque sensi", dove gli strumenti della progettazione paesaggistica consentono di definire possibili transizioni spaziali dalla scuola al quartiere alla città. Il controllo dei livelli di comfort ambientale e dei flussi energetici consente infine di definire possibili interazioni tra scuola e quartiere, valutando i riflessi ecologici, sociali ed economici di nuovi insediamenti o di processi di rigenerazione in atto di complessi esistenti.

Nido, Scuola materna e Scuola primaria nel quartiere Lunetta a Mantova

A. Massarente
Co-primo
Conceptualization
;
M. De Poli
Co-primo
Methodology
;
A. Tessari
Co-primo
Conceptualization
2024

Abstract

Is it possible to conceive a school as an urban ecosystem? We developed a research by design experience, focused on a architectural project of a complex for primary school, kindergarten and nursery school, conceived as an urban ecosystem interacting with the multi-ethnic community characterizing the Lunetta neighborhood in the Italian city of Mantua. Innovative teaching methodologies are related to 3 main strategies at an architectural level: extension of teaching activities towards the exterior spaces; visual intertwining and proximity between quiet area and classroom spaces; wide opening between common spaces and patios. This design is able to promote a naturalistic intelligence through the concept of “biophilia”, so that the “outside” represents a “third educator”, where to experiment innovative teaching methodologies, didactic application of ecological principles and promote an “authentically ecological pedagogical concept”.
2024
Urban ecosystem, Research by design, Permeable platform, Third educator, Quiet area, Inclusive school
Ecosistema urbano, ricerca progettuale, piastra permeabile, terzo educatore, area calma, scuola inclusiva
Concettualizzazione: il complesso formato da scuola primaria, scuola dell’infanzia e nido è stato concepito come dispositivo urbano, paesaggistico ed ecosistemico in grado di interagire con la comunità multietnica che caratterizza il quartiere Lunetta a Mantova. Questo sistema lineare permeabile moltiplica i diversi suoli attivi a disposizione delle comunità, sia scolastiche che di quartiere, deformandosi per assorbire e generare nuove situazioni di relazione sociale, coinvolgendo le diverse parti urbane in diverse modalità di fruizione e contatto. Questo sistema si addensa come spessa fascia vegetata utile a far respirare il quartiere, specializzandosi nei tematismi dei giardini che favoriscono funzioni ludiche, didattiche e sociali, diventando suolo coltivato e spazio botanico interno (nei patii) ed esterno (nei giardini pensili) agli spazi della scuola. Una scuola aperta con spazi accoglienti per la comunità anche oltre l’orario scolastico, una scuola nella scuola in cui studenti, insegnanti e abitanti di tutte le età possono relazionarsi tra loro condividendo spazi comuni per studio o relax nei quali svolgere diverse attività anche di tipo informale. Lungo la direttrice Viale Alto Adige / Via Sarajevo, ove sono oggi presenti da ovest a est il nido Peter Pan, la scuola materna Berni e la scuola elementare Allende, ludoteca, centro civico e laboratorio didattico costituiscono con due ampi spazi aperti i luoghi di transizione verso il quartiere. Una scuola caratterizzata da una composizione secondo variazione dimensionale e dispositiva degli spazi inter-esterni in grado di favorire l’inclusione, oltre che l’espansione e la personalizzazione dell’esperienza educativa degli allievi. Uno spazio in cui la relazione tra il dentro e il fuori, tra aule, spazio comune e tramite i patii verso l’esterno, nelle diverse declinazioni delle tre scuole, formi una “scuola per i cinque sensi” in cui l’apprendimento coinvolga intenzionalmente, tramite il concetto di “biofilia”, anche l’intelligenza motoria, in modo che “il fuori” raffiguri un “terzo educatore”, diventando ambiente di formazione in cui sperimentare metodologie innovative. Come ad esempio nella “quiet area”, collegata visivamente con lo “spazio-aula”, in cui tutti i bambini, non solo gli alunni con deficit o grave sindrome autistica, possano rilassarsi, riflettere o impegnarsi in attività alternative più motivanti per loro, senza che vengano esclusi o ghettizzati in spazi separati (cfr. allegato Mantova.PRIN.dossier.progetto). Linee di ricerca: il progetto di ricerca si riferisce a un campo interdisciplinare animato da diversi apporti, nel quale gli aspetti teorici e metodologici appartenenti alla composizione architettonica e urbana si intrecciano con quelli della progettazione del paesaggio, della pedagogia, della fisica tecnica. Attraverso questa fertile interazione disciplinare lo spazio della scuola mostra la ricchezza dello spazio inter-esterno nella sua variabile articolazione, dallo spazio di circolazione all'aula al patio allo spazio esterno. Questa permeabilità fisica e concettuale rivela il proprio potenziale nella stessa relazione tra scuola, quartiere e città, favorendo nuovi rapporti con la comunità attraverso spazi che possano essere utilizzabili anche oltre l'orario scolastico. Lo sviluppo dell'intelligenza naturalistica favorito in campo pedagogico dal concetto di "biofilia" si integra con l'intelligenza motoria stimolata dalla sensibile interazione tra spazio interno ed esterno in una "scuola per i cinque sensi", dove gli strumenti della progettazione paesaggistica consentono di definire possibili transizioni spaziali dalla scuola al quartiere alla città. Il controllo dei livelli di comfort ambientale e dei flussi energetici consente infine di definire possibili interazioni tra scuola e quartiere, valutando i riflessi ecologici, sociali ed economici di nuovi insediamenti o di processi di rigenerazione in atto di complessi esistenti.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2572270
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact