I pilastri della chiesa di Sant'Agostino: storia, significato, discendenza

The architecture of the Roman church of St. Augustine has generally received little critical acclaim over time. As for the interior, negative judgments mainly refer to the presence of inconsistencies and discontinuities between the parts and can be justified by reconstructing the history of the building, which is the result of a long construction process divided into two main phases: a late medieval phase and a 15th century phase. The heterogeneous shapes of the piers supporting the vaults are particularly significant in this sense. The paper examines the piers of the transept and of the nave and dwells in particular on the pier at the junction between the nave and the dome space, which is the result of the juxtaposition of two distinct parts built at different times. The unique articulation of the pier is the object of interest in the 16th century and is taken up in a project by Peruzzi for the new St. Peter's Basilica.

L’architettura della chiesa romana di Sant’Agostino ha generalmente riscosso, nel tempo, una scarsa fortuna critica. Per quanto riguarda l’interno, i giudizi negativi si riferiscono soprattutto alla presenza di incoerenze e discontinuità tra le parti e possono essere motivate attraverso la ricostruzione della storia dell’edificio, frutto di un lungo processo costruttivo, suddiviso in due fasi principali: una fase tardomedievale e una quattrocentesca. Le forme eterogenee dei pilastri che sostengono le volte risultano, in questo senso, particolarmente significative. Il saggio esamina i pilastri del transetto e del corpo longitudinale e si sofferma in particolare sul pilastro all’attacco tra navata centrale e vano della cupola, frutto dell’accostamento di due parti distinte, costruite in epoche diverse. La singolare articolazione del pilastro è oggetto di interesse nel XVI secolo e viene ripresa in un progetto di Peruzzi per la nuova basilica di San Pietro.