La legge 199/2022 ha attenuato, all’esito di un percorso durato trent’anni, i rigidi divieti di accesso agli strumenti di progressiva risocializzazione previsti dall’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario per i condannati per mafia e altri gravi reati, al fine di scongiurare censure di illegittimità costituzionale dell’ergastolo ostativo. Vi sono ragioni profonde alla base del perdurare delle preclusioni penitenziarie, che hanno dato vita a un rapporto anomalo tra fase esecutiva e fase di cognizione e impedito il fisiologico svolgimento dei percorsi rieducativi dei detenuti. Le nuove previsioni volte a superare la presunzione assoluta di persistente affiliazione alle organizzazioni criminali per chi non collabori con la giustizia delineano condizioni al contempo severe e mal definite. Il contributo si sofferma sui nuovi presupposti per accedere ai percorsi esterni, sugli indici normativi di rottura dei legami con il passato criminale che guidano e comprimono i giudizi della magistratura, sui neo-introdotti aggravi procedurali e sui loro eccessi.
Perduranti dismisure e caparbie resistenze. Le presunzioni di pericolosità come ostacolo ai percorsi di rieducazione
Stefania Carnevale
Primo
2024
Abstract
La legge 199/2022 ha attenuato, all’esito di un percorso durato trent’anni, i rigidi divieti di accesso agli strumenti di progressiva risocializzazione previsti dall’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario per i condannati per mafia e altri gravi reati, al fine di scongiurare censure di illegittimità costituzionale dell’ergastolo ostativo. Vi sono ragioni profonde alla base del perdurare delle preclusioni penitenziarie, che hanno dato vita a un rapporto anomalo tra fase esecutiva e fase di cognizione e impedito il fisiologico svolgimento dei percorsi rieducativi dei detenuti. Le nuove previsioni volte a superare la presunzione assoluta di persistente affiliazione alle organizzazioni criminali per chi non collabori con la giustizia delineano condizioni al contempo severe e mal definite. Il contributo si sofferma sui nuovi presupposti per accedere ai percorsi esterni, sugli indici normativi di rottura dei legami con il passato criminale che guidano e comprimono i giudizi della magistratura, sui neo-introdotti aggravi procedurali e sui loro eccessi.File | Dimensione | Formato | |
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