Racchiuso nel paesaggio emiliano, a pochi chilometri dalla città di Carpi, Il Campo di Fossoli viene costruito durante il secondo conflitto mondiale come Campo per prigionieri di guerra e Campo di concentramento speciale per ebrei. La vicinanza al Campo di Fossoli, oggi Sito di memoria, porta alla realizzazione in Italia del primo Museo Monumento al Deportato politico e razziale a Carpi, inaugurato nel 1973 all’interno del Castello dei Pio, opera degli architetti milanesi BBPR. Da allora, il tipico paesaggio rurale emiliano che accoglie Fossoli dialoga con quello storico di Carpi tra un intrecciarsi di luoghi e memorie. Attraverso la scelta del Sito storico del Campo di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato polito e razziale di Carpi, obiettivo di questo contributo è quello di fornire una nuova visione dei paesaggi della memoria analizzati, utilizzando alcuni tra i vari linguaggi digitali applicati al patrimonio architettonico. In particolare, si indagheranno le potenzialità offerte dai ‘gemelli digitali’ in grado di accrescersi attraverso l’archiviazione, l’aggiornamento, l’interpretazione e lo scambio di informazioni di diversa natura, perseguendo così le finalità dell’Heritage Building Modelling (HBIM), uno degli scopi di Inception, Spin-off dell’Università di Ferrara nel quale gli autori di questo articolo lavorano. In questa costruzione di paesaggi virtuali della memoria capaci di vedere il mondo reale nella sua ricchezza culturale – materiale e immateriale – il paper fornirà un punto di riflessione sulla possibilità del conservare, ma anche ‘fare memoria’ attraverso l’uso dei nuovi linguaggi digitali.
Paesaggi digitali della memoria. Il Campo di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato a Carpi
Arboritanza L.;Sterpin A.;Medici M.
2024
Abstract
Racchiuso nel paesaggio emiliano, a pochi chilometri dalla città di Carpi, Il Campo di Fossoli viene costruito durante il secondo conflitto mondiale come Campo per prigionieri di guerra e Campo di concentramento speciale per ebrei. La vicinanza al Campo di Fossoli, oggi Sito di memoria, porta alla realizzazione in Italia del primo Museo Monumento al Deportato politico e razziale a Carpi, inaugurato nel 1973 all’interno del Castello dei Pio, opera degli architetti milanesi BBPR. Da allora, il tipico paesaggio rurale emiliano che accoglie Fossoli dialoga con quello storico di Carpi tra un intrecciarsi di luoghi e memorie. Attraverso la scelta del Sito storico del Campo di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato polito e razziale di Carpi, obiettivo di questo contributo è quello di fornire una nuova visione dei paesaggi della memoria analizzati, utilizzando alcuni tra i vari linguaggi digitali applicati al patrimonio architettonico. In particolare, si indagheranno le potenzialità offerte dai ‘gemelli digitali’ in grado di accrescersi attraverso l’archiviazione, l’aggiornamento, l’interpretazione e lo scambio di informazioni di diversa natura, perseguendo così le finalità dell’Heritage Building Modelling (HBIM), uno degli scopi di Inception, Spin-off dell’Università di Ferrara nel quale gli autori di questo articolo lavorano. In questa costruzione di paesaggi virtuali della memoria capaci di vedere il mondo reale nella sua ricchezza culturale – materiale e immateriale – il paper fornirà un punto di riflessione sulla possibilità del conservare, ma anche ‘fare memoria’ attraverso l’uso dei nuovi linguaggi digitali.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.