Fra i territori dell’Impero bizantino, i manoscritti realizzati in Italia meridionale e in Sicilia rappresentano il gruppo più noto e riconoscibile, grazie ad una serie di peculiarità paleografiche e codicologiche rispetto alla produzione di Costantinopoli e delle altre province. Gli studi sulla tradizione manoscritta italogreca non hanno però riservato la stessa attenzione all’apparato ornamentale di questi codici, spesso trascurati o descritti solo fuggevolmente. Questo volume prova a ribaltare la consueta prospettiva da cui si osservano i codici, indagando le decorazioni ornamentali e le illustrazioni di sei manoscritti conservati alla Biblioteca Marciana di Venezia, frutto del dono del cardinal Bessarione alla città quasi alterum Byzantium, e dunque unica degna di conservare memoria della cultura bizantina dopo la traumatica caduta di Costantinopoli del 1453. Dall’incontro fra monachesimo greco e monachesimo benedettino fra Calabria, Campania e Lazio nel X e XI secolo alla Palermo di Ruggero II e l’uso politico dell’arte bizantina, fino alla resistenza ellenofona nel Salento angioino del tardo Duecento, la storia dell’ornamentazione dei manoscritti italogreci diviene un riflesso della storia culturale delle comunità greche in Italia meridionale e in Sicilia lungo tutto il corso del Medioevo.

Oltre Bisanzio. Le illustrazioni dei manoscritti italogreci della Biblioteca Marciana di Venezia

Lovino F.
2024

Abstract

Fra i territori dell’Impero bizantino, i manoscritti realizzati in Italia meridionale e in Sicilia rappresentano il gruppo più noto e riconoscibile, grazie ad una serie di peculiarità paleografiche e codicologiche rispetto alla produzione di Costantinopoli e delle altre province. Gli studi sulla tradizione manoscritta italogreca non hanno però riservato la stessa attenzione all’apparato ornamentale di questi codici, spesso trascurati o descritti solo fuggevolmente. Questo volume prova a ribaltare la consueta prospettiva da cui si osservano i codici, indagando le decorazioni ornamentali e le illustrazioni di sei manoscritti conservati alla Biblioteca Marciana di Venezia, frutto del dono del cardinal Bessarione alla città quasi alterum Byzantium, e dunque unica degna di conservare memoria della cultura bizantina dopo la traumatica caduta di Costantinopoli del 1453. Dall’incontro fra monachesimo greco e monachesimo benedettino fra Calabria, Campania e Lazio nel X e XI secolo alla Palermo di Ruggero II e l’uso politico dell’arte bizantina, fino alla resistenza ellenofona nel Salento angioino del tardo Duecento, la storia dell’ornamentazione dei manoscritti italogreci diviene un riflesso della storia culturale delle comunità greche in Italia meridionale e in Sicilia lungo tutto il corso del Medioevo.
2024
978-88-351-6213-1
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