Durante la dittatura di Primo de Rivera, che difese fin dall'inizio, Ramiro de Maeztu nel 1928 fu inviato come ambasciatore di Spagna in Argentina, lì incontrò un personaggio misterioso, Zacarías de Vizcarra y Arana, un sacerdote basco difensore ed inventore del concetto di Hispanidad. A lui fa riferimento Maeztu in una serie di articoli pubblicati sulla rivista da lui fondata "Acción Española", in seguito raccolti nel saggio dal titolo "Defensa de la Hispanidad" (1934) che in questo volume, in gran parte, viene presentato nella traduzione italiana. L’opera, che difende la cultura e i valori della Spagna ed il ruolo che ebbe nella storia universale, è apparsa in italiano, nel lontano 1939, con il titolo La Spagna e i popoli ispanici nel mondo (in traduzione di Domenico S. Piccoli per la casa editrice Giuseppe Principato, Messina-Milano) e poi, sino ad ora, non è stata più tradotta. Pertanto, se consideriamo che fu scritta da Maeztu due anni prima di essere assassinato per mano dei miliziani repubblicani e che condensa gran parte della sua ideologia, si è ritenuto opportuno proporre questa nuova traduzione per far conoscere al pubblico italiano un classico della saggistica spagnola, prologo ideologico del franchismo, che ebbe molta influenza nel recupero e nell’esaltazione dell’imperialismo nazional-cattolico “militante”.
Difesa dell'Ispanità
V. Di Francesco
2024
Abstract
Durante la dittatura di Primo de Rivera, che difese fin dall'inizio, Ramiro de Maeztu nel 1928 fu inviato come ambasciatore di Spagna in Argentina, lì incontrò un personaggio misterioso, Zacarías de Vizcarra y Arana, un sacerdote basco difensore ed inventore del concetto di Hispanidad. A lui fa riferimento Maeztu in una serie di articoli pubblicati sulla rivista da lui fondata "Acción Española", in seguito raccolti nel saggio dal titolo "Defensa de la Hispanidad" (1934) che in questo volume, in gran parte, viene presentato nella traduzione italiana. L’opera, che difende la cultura e i valori della Spagna ed il ruolo che ebbe nella storia universale, è apparsa in italiano, nel lontano 1939, con il titolo La Spagna e i popoli ispanici nel mondo (in traduzione di Domenico S. Piccoli per la casa editrice Giuseppe Principato, Messina-Milano) e poi, sino ad ora, non è stata più tradotta. Pertanto, se consideriamo che fu scritta da Maeztu due anni prima di essere assassinato per mano dei miliziani repubblicani e che condensa gran parte della sua ideologia, si è ritenuto opportuno proporre questa nuova traduzione per far conoscere al pubblico italiano un classico della saggistica spagnola, prologo ideologico del franchismo, che ebbe molta influenza nel recupero e nell’esaltazione dell’imperialismo nazional-cattolico “militante”.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.