Il macaco nero (Macaca maura) è una specie endemica della regione della Wallacea, un hotspot di biodiversità riconosciuto a livello globale caratterizzato da allarmanti livelli di deforestazione, soprattutto nell'areale geografico di questa specie, nella penisola meridionale dell'isola di Sulawesi. La mancanza di informazioni sull’attuale stato di conservazione rende necessaria un’analisi delle problematiche di conservazione attraverso un approccio multidisciplinare. La prerogativa di questo studio è l'utilizzo esclusivo di tecniche non invasive per analizzare parametri fondamentali per la conservazione di questa specie. Attraverso una valutazione dell’idoneità dell'habitat, utilizzando dati di presenza raccolti nel Parco Nazionale di Bantimurung Bulusaraung, lo studio si prefigge di identificare le aree più idonee alla conservazione dei macachi neri in tutto l’areale geografico. La mappa di idoneità dell'habitat evidenzia gli ecosistemi delle foreste carsiche circondati da foreste pluviali come hotspot per la conservazione della biodiversità nella provincia di Sulawesi Sud. Sfruttando protocolli di monitoraggio genetico sviluppati con campioni fecali raccolti da individui in cattività, è stato possibile analizzare le caratteristiche genetiche della popolazione di macachi neri nel parco nazionale e identificare le priorità nella gestione della conservazione. Importanti parametri genetici analizzati con il pannello di SNP per il DNA nucleare e l'approccio metabarcoding per il DNA mitocondriale, hanno mostrato come il sistema sociale (filopatria femminile e dispersione maschile), unito a diversi livelli di idoneità dell'habitat nei settori settentrionali e meridionali del parco, possano essere causa di una maggiore struttura genetica e una minore variabilità negli individui del settore settentrionale. Inoltre, utilizzando l'approccio metabarcoding, è stato possibile analizzare contemporaneamente la dieta e il microbioma intestinale dei macachi neri sottoposti a diversi livelli di disturbo antropico. I risultati hanno mostrato che il disturbo antropico potrebbe alterare la dieta ed il microbioma intestinale, influenzando potenzialmente lo stato di salute dei macachi neri in habitat fortemente antropizzati. L’approvvigionamento di cibo antropico ed il saccheggio dei raccolti da parte dei macachi sono interazioni uomo-macaco che tipicamente si verificano in contesti sociodemografici differenti: la prima in zone turistiche con visitatori provenienti solitamente da aree urbane, e la seconda tra agricoltori e macachi in aree rurali ai margini tra le foreste ed i campi agricoli. Per comprendere l’interfaccia uomo-macaco, è stato somministrato un questionario sociopsicologico per analizzare questa interazione dal punto di vista della popolazione umana di Sulawesi Sud. Dall’analisi dei dati è emerso che atteggiamenti e comportamenti nei confronti dei macachi sono influenzati da costrutti psicosociali, come ad esempio la connessione con la natura, e dal contesto sociodemografico, con gli abitanti della città che mostrano atteggiamenti tendenzialmente più positivi in confronto agli abitanti dei villaggi rurali, specialmente ai proprietari di campi agricoli. In conclusione, i risultati complessivi di questo progetto di ricerca pongono le basi per un programma completo di conservazione del macaco nero attraverso un approccio multidisciplinare.

The moor macaque (Macaca maura) is an endemic species of the Wallacea region, a globally recognized biodiversity hotspot characterized by an alarming deforestation trend, particularly in the geographic range of this endangered species, the southern arm of the K-shaped Sulawesi Island. The lack of knowledge about the current conservation status underscores the need for a multidisciplinary approach aimed at analysing conservation issues from different perspectives. The primary focus of this study is the use of only non-invasive techniques to analyse fundamental parameters for the conservation of this species. Conducting a habitat suitability assessment using presence data collected in the Bantimurung Bulusaraung National Park (TN Babul), the most important protected area in South Sulawesi province, this study aims to identify the most suitable areas for moor macaque conservation throughout its geographic range. The habitat suitability map highlights Karst Forest ecosystems surrounded by rainforests as fundamental hotspots for the conservation of South Sulawesi biodiversity. Taking advantage of cost-effective genetic monitoring protocols developed with faecal samples collected from captive individuals, this study investigated the genetic structure and variability of the TN Babul moor macaque population for identifying priorities in conservation management. Important genetic parameters analysed through the SNP panel for nuclear DNA and the metabarcoding approach for mitochondrial DNA showed how the social system (female philopatry and male dispersal), coupled with varying levels of habitat suitability between the northern and southern sectors of the TN Babul, may cause genetic differentiation and lower genetic variability in the northern sector. Furthermore, using the faecal DNA metabarcoding approach, it was possible to analyse at the same time the diet and gut microbiome of moor macaques subjected to different levels of anthropogenic disturbance. Results showed that the effects of anthropogenic disturbance may alter both the diet and the gut microbiome, potentially affecting the health status of moor macaques in heavily anthropized habitats. Food provisioning and crop raiding are human-macaque interactions that typically occur in different socio-demographic contexts: the former in touristic areas with visitors usually coming from urban areas, and the latter between farmers and macaques in rural areas at the edge between forests and agricultural fields. To further deepen this human-macaque interface, a socio-psychological questionnaire was administered to analyse this interaction from the South Sulawesi human population’s point of view. It was found that attitudes and behaviours toward macaques are affected by sociopsychological predictors such as connectedness to nature and by the socio-demographic context, with city dwellers showing more positive attitudes than villagers residing in rural areas, especially agricultural field owners. In conclusion, the overall results of this research project lay the foundation for a comprehensive moor macaque conservation program through a non-invasive multidisciplinary approach.

Don’t shock the monkey! A non-invasive multidisciplinary approach to the study of conservation issues for Macaca maura (H.R. Schinz, 1825) in South Sulawesi, Indonesia

SAGNOTTI, Cristina
2024

Abstract

Il macaco nero (Macaca maura) è una specie endemica della regione della Wallacea, un hotspot di biodiversità riconosciuto a livello globale caratterizzato da allarmanti livelli di deforestazione, soprattutto nell'areale geografico di questa specie, nella penisola meridionale dell'isola di Sulawesi. La mancanza di informazioni sull’attuale stato di conservazione rende necessaria un’analisi delle problematiche di conservazione attraverso un approccio multidisciplinare. La prerogativa di questo studio è l'utilizzo esclusivo di tecniche non invasive per analizzare parametri fondamentali per la conservazione di questa specie. Attraverso una valutazione dell’idoneità dell'habitat, utilizzando dati di presenza raccolti nel Parco Nazionale di Bantimurung Bulusaraung, lo studio si prefigge di identificare le aree più idonee alla conservazione dei macachi neri in tutto l’areale geografico. La mappa di idoneità dell'habitat evidenzia gli ecosistemi delle foreste carsiche circondati da foreste pluviali come hotspot per la conservazione della biodiversità nella provincia di Sulawesi Sud. Sfruttando protocolli di monitoraggio genetico sviluppati con campioni fecali raccolti da individui in cattività, è stato possibile analizzare le caratteristiche genetiche della popolazione di macachi neri nel parco nazionale e identificare le priorità nella gestione della conservazione. Importanti parametri genetici analizzati con il pannello di SNP per il DNA nucleare e l'approccio metabarcoding per il DNA mitocondriale, hanno mostrato come il sistema sociale (filopatria femminile e dispersione maschile), unito a diversi livelli di idoneità dell'habitat nei settori settentrionali e meridionali del parco, possano essere causa di una maggiore struttura genetica e una minore variabilità negli individui del settore settentrionale. Inoltre, utilizzando l'approccio metabarcoding, è stato possibile analizzare contemporaneamente la dieta e il microbioma intestinale dei macachi neri sottoposti a diversi livelli di disturbo antropico. I risultati hanno mostrato che il disturbo antropico potrebbe alterare la dieta ed il microbioma intestinale, influenzando potenzialmente lo stato di salute dei macachi neri in habitat fortemente antropizzati. L’approvvigionamento di cibo antropico ed il saccheggio dei raccolti da parte dei macachi sono interazioni uomo-macaco che tipicamente si verificano in contesti sociodemografici differenti: la prima in zone turistiche con visitatori provenienti solitamente da aree urbane, e la seconda tra agricoltori e macachi in aree rurali ai margini tra le foreste ed i campi agricoli. Per comprendere l’interfaccia uomo-macaco, è stato somministrato un questionario sociopsicologico per analizzare questa interazione dal punto di vista della popolazione umana di Sulawesi Sud. Dall’analisi dei dati è emerso che atteggiamenti e comportamenti nei confronti dei macachi sono influenzati da costrutti psicosociali, come ad esempio la connessione con la natura, e dal contesto sociodemografico, con gli abitanti della città che mostrano atteggiamenti tendenzialmente più positivi in confronto agli abitanti dei villaggi rurali, specialmente ai proprietari di campi agricoli. In conclusione, i risultati complessivi di questo progetto di ricerca pongono le basi per un programma completo di conservazione del macaco nero attraverso un approccio multidisciplinare.
BERTORELLE, Giorgio
VISINTIN, Emilio Paolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2554613
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