FILIPPO LAURI (ROMA, 1623-1694) E LA PITTURA DECORATIVA A ROMA NELLA SECONDA METÀ DEL SEICENTO

The study traces the career of Filippo Lauri (Rome, 1623-1694), a painter active in Rome from the end of the fifth decade of the seventeenth century. The intention is to propose new coordinates for the study of the artist, re-evaluating his role from the rediscovery of his entire production. The son of the Antwerp painter Balthasar Lauwers (1578-1645), a pupil of Paul Bril, Filippo Lauri had a prolific career, taking part in important decorative sites and collaborating with well-known landscape, architectural and still life artists. Through the reconstruction of his artistic career, which has so far remained without specific attention, it has been possible to analyze various aspects of his artistic production between the second half of the 17th and first decades of the 18th century. Hand in hand with the reconstruction of the painter's artistic physiognomy and oeuvre, therefore, cross-cutting issues concerning the coeval artistic environment were addressed, such as working practices in the workshop and on the building sites, artistic techniques, modes of transmission and diffusion of styles and themes, relationships between artists and patrons, the role of academic institutions, and strategies of self-promotion.

Lo studio ripercorre la carriera di Filippo Lauri (Roma, 1623-1694), pittore attivo a Roma a partire dalla fine del quinto decennio del Seicento. L’intenzione è quella di proporre nuove coordinate per lo studio dell’artista, rivalutandone il ruolo a partire dalla riscoperta della sua intera produzione. Figlio del pittore anversese Balthasar Lauwers (1578-1645), un allievo di Paul Bril, Filippo Lauri svolse una prolifica carriera, prendendo parte ad importanti cantieri decorativi e collaborando con noti artisti di paesaggio, di architettura e di natura morta. Attraverso la ricostruzione della sua vicenda artistica, rimasta finora priva di un’attenzione specifica, è stato possibile analizzare diversi aspetti della produzione artistica tra la seconda metà del XVII e primi decenni del XVIII secolo. Di pari passo con la ricostruzione della fisionomia artistica e dell’opera del pittore, quindi, sono state affrontare tematiche trasversali riguardanti l’ambiente artistico coevo, come ad esempio le pratiche di lavoro in bottega e nei cantieri, le tecniche artistiche, le modalità di trasmissione e diffusione di stili e temi, i rapporti tra artisti e committenti, il ruolo delle istituzioni accademiche e le strategie di autopromozione.