Secondo il recente regolamento UE-2019/1009, i biostimolanti vegetali (BV) sono "prodotti fertilizzanti con la funzione di stimolare il processo di nutrizione delle piante, indipendentemente dal tenore di nutrienti del prodotto”. I BV suscitano interesse in agricoltura moderna come prodotti naturali alternativi ai composti di sintesi ampiamente usati per migliorare le prestazioni delle colture. I BV comprendono sostanze organiche e inorganiche (acidi umici, idrolisati proteici), organismi procarioti (batteri promotori della crescita) ed eucarioti (funghi micorrizici). Solo di recente le microalghe, che comprendono sia microrganismi fotosintetici procariotici (cianobatteri) che eucariotici, stanno suscitando interesse come BV. In particolare, sebbene sia noto da tempo che le microalghe producono diverse molecole attive sulle piante superiori (polifenoli, aminoacidi, ormoni), le loro applicazioni mirate al miglioramento delle prestazioni (crescita, produttività) delle specie vegetali sono ancora limitate. Allo stesso modo, gli studi attualmente disponibili riguardano l’applicazione di microalghe (o loro derivati: estratti e surnatanti) coltivate secondo protocolli standard (autotrofia, assenza di stress). Tuttavia, la natura e la quantità dei metaboliti bioattivi prodotti da questi microrganismi sono in stretta relazione con le modalità di coltivazione. In ottica di economia green e sostenibile, l’individuazione di nuovi BV microalgali darebbe la possibilità di ridurre l’impiego dei consueti fertilizzanti chimici. Con il presente progetto si intende continuare il filone di ricerca iniziato in collaborazione con il Centro Italiano Vivaisti (S. Giuseppe di Comacchio, FE) sullo sviluppo di piante di fragola trattate con BV microalgali. In particolare, saranno approfondite le proprietà biostimolanti di colture di microalghe verdi (e/o loro derivati) in diverse condizioni di crescita su specie vegetali da frutto tipiche del contesto ferrarese (in campo e/o in serra; es. fragola, melo, anche in relazione al periodo dell’anno). Il gruppo proponente si occuperà della coltivazione e del processamento delle microalghe, nonché della quantificazione di composti a potenziale attività biostimolante (polifenoli, ormoni) in esse contenuti, valutando anche l’attività fotosintetica dell’apparato vegetativo e lo sviluppo dei frutti (crescita, morfologia). In parallelo, la valutazione qualitativa dei frutti sarà svolta dal CIV, anche affiancato da studenti UniFE in tesi.
Utilizzo di microalghe come biostimolanti per lo sviluppo di piante da frutto nel territorio ferrarese
Costanza Baldisserotto
Funding Acquisition
;Luna ArdondiInvestigation
;Antonia SenatoreInvestigation
2022
Abstract
Secondo il recente regolamento UE-2019/1009, i biostimolanti vegetali (BV) sono "prodotti fertilizzanti con la funzione di stimolare il processo di nutrizione delle piante, indipendentemente dal tenore di nutrienti del prodotto”. I BV suscitano interesse in agricoltura moderna come prodotti naturali alternativi ai composti di sintesi ampiamente usati per migliorare le prestazioni delle colture. I BV comprendono sostanze organiche e inorganiche (acidi umici, idrolisati proteici), organismi procarioti (batteri promotori della crescita) ed eucarioti (funghi micorrizici). Solo di recente le microalghe, che comprendono sia microrganismi fotosintetici procariotici (cianobatteri) che eucariotici, stanno suscitando interesse come BV. In particolare, sebbene sia noto da tempo che le microalghe producono diverse molecole attive sulle piante superiori (polifenoli, aminoacidi, ormoni), le loro applicazioni mirate al miglioramento delle prestazioni (crescita, produttività) delle specie vegetali sono ancora limitate. Allo stesso modo, gli studi attualmente disponibili riguardano l’applicazione di microalghe (o loro derivati: estratti e surnatanti) coltivate secondo protocolli standard (autotrofia, assenza di stress). Tuttavia, la natura e la quantità dei metaboliti bioattivi prodotti da questi microrganismi sono in stretta relazione con le modalità di coltivazione. In ottica di economia green e sostenibile, l’individuazione di nuovi BV microalgali darebbe la possibilità di ridurre l’impiego dei consueti fertilizzanti chimici. Con il presente progetto si intende continuare il filone di ricerca iniziato in collaborazione con il Centro Italiano Vivaisti (S. Giuseppe di Comacchio, FE) sullo sviluppo di piante di fragola trattate con BV microalgali. In particolare, saranno approfondite le proprietà biostimolanti di colture di microalghe verdi (e/o loro derivati) in diverse condizioni di crescita su specie vegetali da frutto tipiche del contesto ferrarese (in campo e/o in serra; es. fragola, melo, anche in relazione al periodo dell’anno). Il gruppo proponente si occuperà della coltivazione e del processamento delle microalghe, nonché della quantificazione di composti a potenziale attività biostimolante (polifenoli, ormoni) in esse contenuti, valutando anche l’attività fotosintetica dell’apparato vegetativo e lo sviluppo dei frutti (crescita, morfologia). In parallelo, la valutazione qualitativa dei frutti sarà svolta dal CIV, anche affiancato da studenti UniFE in tesi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.