Gli spazi connettivi della città 4.0: infrastrutture tecnologiche, ecologiche e sociali. Il caso studio di MASA – Modena Automotive Smart Area.

MASA – Modena Automotive Smart Area is a Living Lab based on a public-private partnership, where a great variety of disciplines operate synergically to research, develop and validate systems for smart and sustainable mobility. At the time when the information technologies have been introduced within the urban systems, digital infrastructures were the definition used to refer to them, or sometimes virtual, in order to distinguish them from all the previous physical infrastructures, used and improved since the first civilisations and all based on mechanical technology. As digitalization became a pervasive phenomenon of our time, it applies nowadays to basically all the management tools for complex systems control, thanks to large scale use of IOT and increasingly more performative networks to support its data generation. Even though with less impact than the steel and concrete infrastructures of the XIX° e XX° C. , also detectors, control units, signal amplifiers, servers and data centres claim their own presence in the space and became so many and so complex to need to be integrated in the public space design. The same public space realm would take advantage and be designed according to the physical requirement of the new digital services. For what said above it seems to be useful to think beyond the dichotomy of virtual/physical and to accept the information technology as a structural component of every network in the contemporary cities, moving the challenge ahead toward the integration of several layers of complexity. The overlap of social, ecological and technological infrastructures seems to suit better a deeper understanding of the urban landscape as connective space, more similar to an ecosystem with a great variety of actors and vectors.

MASA – Modena Automotive Smart Area è un Living Lab di natura pubblico-privata dove diversi ambiti disciplinari collaborano per la ricerca, lo sviluppo e la validazione di sistemi di mobilità intelligente e sostenibile. L’introduzione delle tecnologie dell’informazione all’interno dei sistemi urbani ha in una prima fase generato una categoria lessicale a sè stante, quella delle infrastrutture digitali, a volte declinate in infrastrutture immateriali per distinguerle in toto da tutte le infrastrutture meccaniche utilizzate dai tempi più remoti con sempre maggiori sofisticazioni fino alla modernità, definite nel loro insieme materiali. La pervasività della digitalizzazione, affermatasi come cifra tecnologica del contemporaneo, è divenuta però tale da raggiungere la quasi totalità degli ambiti gestionali di sistemi complessi, attraverso la diffusione su larga scala dell’IOT e connessioni di rete sempre più efficienti a loro supporto. Al tempo stesso, seppure con minore impatto rispetto alle grandi infrastrutture in acciaio e calcestruzzo armato del XIX° e XX° secolo, le manifestazioni fisiche nello spazio di sensori, centraline, ripetitori di segnale, server, data center,etc...stanno diventando così numerose e complesse da necessitare una integrazione sistemica nel progetto dello spazio urbano. Spazio urbano che a sua volta sarà configurato nelle sue caratteristiche fisiche – dimensionali e materiali – per abilitare la fruizione dei nuovi servizi. Per queste ragioni appare utile superare questa dicotomia materiale/immateriale e considerare la componente informatica come presupposto, e dunque fattore implicito in qualsiasi rete della città contemporanea, spostando invece la sfida sulla progettazione integrata di molteplici elementi infrastrutturanti del territorio. In questa prospettiva operativa è dunque più utile fare riferimento ad infrastrutture sociali, ecologiche e tecnologiche, come sistemi da sovrapporre per comprendere appieno il paesaggio urbano nella sua connotazione di spazio connettivo, ecosistema di molteplici attori e vettori della mobilità.