Nel corso della II Guerra Mondiale l’industria aeronautica ha prodotto uno sforzo notevole per progettare e produrre nuovi velivoli da impiegare nel conflitto. Questi aerei, realizzati in leghe di alluminio contenenti rame (duralluminio o superduralluminio), sono diventati emblematici degli eventi della II Guerra Mondale (WWII) e rappresentano un importante retaggio storico e culturale che ancora coinvolge emotivamente molti paesi europei ed extraeuropei. Molti aerei o relitti recuperati dal fondo del mare o da scavi nel terreno sono esposti in vari musei in diverse parti del mondo e, nonostante rappresentino senza dubbio un grande patrimonio storico ed emozionale, gli aspetti conservativi sono poco studiati e la loro cura è spesso affidata ad associazioni di volontari e di appassionati. Solo di recente questi manufatti sono entrati ufficialmente a far parte del patrimonio archeologico e culturale europeo, quindi diventa ora importante lo sviluppo di un approccio sistematico al loro recupero ed alla loro conservazione. L’attività descritta in questo lavoro è parte della ricerca svolta nell’ambito del progetto di ricerca Europeo PROCRAFT che mira a sviluppare strategie innovative ed integrate per il recupero, il restauro e la conservazione dei relitti aeronautici della II Guerra Mondiale. In particolare, in questo lavoro, sono state studiate alcune sostanze organiche come inibitori della corrosione di leghe di alluminio storiche di interesse aeronautico. La loro efficacia nel prevenire fenomeni di corrosione è stata studiata sia su una lega modello (AA2017T4), rappresentativa in termini di composizione e microstruttura delle leghe in uso durante la WWII, che su substrati originali corrosi o verniciati. La capacità protettiva di questi inibitori è stata studiata nel corso di prove di immersione in pioggia acida artificiale e l’evoluzione del processo di corrosione è stato seguito mediante spettroscopia di impedenza elettrochimica e curve di polarizzazione potenziodinamica. La superficie dei campioni prima e dopo esposizione, sia in presenza che in assenza di inibitori, è stata caratterizzata mediante SEM/EDS e spettroscopia infrarossa. I migliori risultati sono stati ottenuti con un tensioattivo anionico derivato dalla sarcosina (N-lauroil-sarcosina, NLS), che ha mostrato eccellenti proprietà protettive sia nel caso della lega modello che dei substrati storici sia nudi che verniciati. L’NLS ha, inoltre, mostrato la capacità di rallentare il processo corrosivo quando già innescato; tuttavia, la presenza di concrezioni carbonacee sulla superfice corrosa ne compromette l’efficacia. Questa ricerca è stata svolta nell’ambito del Progetto Europeo PROCRAFT - PROtection and Conservation of Heritage airCRAFT, Call JPI-CH Conservation, Protection and Use 2019, GA No 699523.
Inibitori di corrosione per leghe storiche a base di allumino utilizzate in campo aeronautico
Andrea Balbo
;Laura De Bellis;Vincenzo Grassi;Federica Zanotto;Cecilia Monticelli
2023
Abstract
Nel corso della II Guerra Mondiale l’industria aeronautica ha prodotto uno sforzo notevole per progettare e produrre nuovi velivoli da impiegare nel conflitto. Questi aerei, realizzati in leghe di alluminio contenenti rame (duralluminio o superduralluminio), sono diventati emblematici degli eventi della II Guerra Mondale (WWII) e rappresentano un importante retaggio storico e culturale che ancora coinvolge emotivamente molti paesi europei ed extraeuropei. Molti aerei o relitti recuperati dal fondo del mare o da scavi nel terreno sono esposti in vari musei in diverse parti del mondo e, nonostante rappresentino senza dubbio un grande patrimonio storico ed emozionale, gli aspetti conservativi sono poco studiati e la loro cura è spesso affidata ad associazioni di volontari e di appassionati. Solo di recente questi manufatti sono entrati ufficialmente a far parte del patrimonio archeologico e culturale europeo, quindi diventa ora importante lo sviluppo di un approccio sistematico al loro recupero ed alla loro conservazione. L’attività descritta in questo lavoro è parte della ricerca svolta nell’ambito del progetto di ricerca Europeo PROCRAFT che mira a sviluppare strategie innovative ed integrate per il recupero, il restauro e la conservazione dei relitti aeronautici della II Guerra Mondiale. In particolare, in questo lavoro, sono state studiate alcune sostanze organiche come inibitori della corrosione di leghe di alluminio storiche di interesse aeronautico. La loro efficacia nel prevenire fenomeni di corrosione è stata studiata sia su una lega modello (AA2017T4), rappresentativa in termini di composizione e microstruttura delle leghe in uso durante la WWII, che su substrati originali corrosi o verniciati. La capacità protettiva di questi inibitori è stata studiata nel corso di prove di immersione in pioggia acida artificiale e l’evoluzione del processo di corrosione è stato seguito mediante spettroscopia di impedenza elettrochimica e curve di polarizzazione potenziodinamica. La superficie dei campioni prima e dopo esposizione, sia in presenza che in assenza di inibitori, è stata caratterizzata mediante SEM/EDS e spettroscopia infrarossa. I migliori risultati sono stati ottenuti con un tensioattivo anionico derivato dalla sarcosina (N-lauroil-sarcosina, NLS), che ha mostrato eccellenti proprietà protettive sia nel caso della lega modello che dei substrati storici sia nudi che verniciati. L’NLS ha, inoltre, mostrato la capacità di rallentare il processo corrosivo quando già innescato; tuttavia, la presenza di concrezioni carbonacee sulla superfice corrosa ne compromette l’efficacia. Questa ricerca è stata svolta nell’ambito del Progetto Europeo PROCRAFT - PROtection and Conservation of Heritage airCRAFT, Call JPI-CH Conservation, Protection and Use 2019, GA No 699523.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.