Lo studio si è proposto di analizzare ed applicare le procedure per la quantificazione degli impatti ambientali, in particolare dell’impronta di carbonio, nella realizzazione e gestione di edifici pubblici. A tale scopo sono stati studiati due edifici sportivi di nuova progettazione: un palazzetto dello sport e l’edificio di supporto ad una pista per atletica, ubicati rispettivamente in Lombardia ed in Emilia-Romagna. Le procedure per la valutazione dell’impronta di carbonio sono ampiamente descritte in letteratura e nelle applicazioni professionali correnti, soprattutto per l’ambito industriale (UNI EN ISO 14064-1:2019) [1] e per le certificazioni di prodotto (UNI EN ISO 14067:2018) [2]. Per la filiera dell’edilizia, invece, tali procedure sono ancora in fase di sviluppo ed alcuni protocolli di sostenibilità ambientale internazionale applicano analisi basate sulla metodologia del Life Cycle Assessment (LCA). A tale scopo è stata applicata la metodologia LCA, secondo le procedure proposte dalle norme UNI EN 15978 del 2011 [3] e UNI EN ISO 14040 del 2021 [4]. Nei due casi studiati tale metodologia ha consentito di calcolare la quantità totale di emissioni generate, in termini di anidride carbonica (CO2), da materiali, lavorazioni, consumi energetici, attività antropica e rifiuti. Gli obiettivi sono quelli di applicare la metodologia di analisi della Carbon Footprint, tipica dell’ambito industriale, al contesto edile, oltre che di fornire utili indicazioni a progettisti e tecnici del settore. Dall’applicazione delle procedure è emersa la necessità di avere a disposizione dati dettagliati solitamente disponibili ad un livello di progettazione avanzata. Questo rappresenta un elemento di criticità se si pensa che, in ambito nazionale, è necessario fornire informazioni sigli impatti ambientali già per la prima fase di progettazione relativa allo studio di fattibilità tecnico economica.
Determinazione dell'impronta di carbonio di edifici pubblici: due casi di studio di impianti sportivi di nuova progettazione
Claudia PacchiegaPrimo
;Agnese MarcazzaniSecondo
;Patrizio Fausti
Ultimo
2023
Abstract
Lo studio si è proposto di analizzare ed applicare le procedure per la quantificazione degli impatti ambientali, in particolare dell’impronta di carbonio, nella realizzazione e gestione di edifici pubblici. A tale scopo sono stati studiati due edifici sportivi di nuova progettazione: un palazzetto dello sport e l’edificio di supporto ad una pista per atletica, ubicati rispettivamente in Lombardia ed in Emilia-Romagna. Le procedure per la valutazione dell’impronta di carbonio sono ampiamente descritte in letteratura e nelle applicazioni professionali correnti, soprattutto per l’ambito industriale (UNI EN ISO 14064-1:2019) [1] e per le certificazioni di prodotto (UNI EN ISO 14067:2018) [2]. Per la filiera dell’edilizia, invece, tali procedure sono ancora in fase di sviluppo ed alcuni protocolli di sostenibilità ambientale internazionale applicano analisi basate sulla metodologia del Life Cycle Assessment (LCA). A tale scopo è stata applicata la metodologia LCA, secondo le procedure proposte dalle norme UNI EN 15978 del 2011 [3] e UNI EN ISO 14040 del 2021 [4]. Nei due casi studiati tale metodologia ha consentito di calcolare la quantità totale di emissioni generate, in termini di anidride carbonica (CO2), da materiali, lavorazioni, consumi energetici, attività antropica e rifiuti. Gli obiettivi sono quelli di applicare la metodologia di analisi della Carbon Footprint, tipica dell’ambito industriale, al contesto edile, oltre che di fornire utili indicazioni a progettisti e tecnici del settore. Dall’applicazione delle procedure è emersa la necessità di avere a disposizione dati dettagliati solitamente disponibili ad un livello di progettazione avanzata. Questo rappresenta un elemento di criticità se si pensa che, in ambito nazionale, è necessario fornire informazioni sigli impatti ambientali già per la prima fase di progettazione relativa allo studio di fattibilità tecnico economica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.