Introduzione L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’esitazione vaccinale tra le minacce alla salute globale nel 2019. Le donne in gravidanza rappresentano una popolazione rilevante per lo sviluppo di strategie di comunicazione e informazione poiché atteggiamenti e credenze sulle vaccinazioni spesso non sono ancora pienamente strutturati. L’ostetrica, operatore sanitario centrale dell’intero percorso nascita, dovrebbe ricoprire un ruolo chiave nel promuovere momenti di riflessione, discussione e corretta informazione sulle vaccinazioni. Scopo di questo studio trasversale è quello di analizzare le conoscenze e le attitudini delle ostetriche sul tema delle vaccinazioni. Materiali e metodi È stato costruito un questionario ad hoc volto a valutare: esperienze personali sull’utilizzo dei vaccini, conoscenze e attitudini sulle vaccinazioni, informazioni personali e professionali. Un link d’accesso al questionario, compilabile on-line, è stato inviato via e-mail a tutte le Ostetriche iscritte all’Ordine Provinciale di Roma. Risultati I Risultati preliminari dello studio (140 ostetriche; età 37.32, DS ± 11.61; anzianità di servizio 11.94 DS ± 12.78) mostrano un livello eterogeneo di conoscenze: il 50% del campione ha correttamente individuato il valore del 95% come soglia per l’immunità di gregge; la co-somministrazione di diverse preparazioni e gli additivi contenuti nei vaccini sono stati giudicati sicuri rispettivamente dal 61% e 31% delle intervistate. Solo il 41% delle ostetriche ha identificato il vaccino contro la pertosse come una delle vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza. L’80% del campione ha dichiarato di non aver seguito specifici corsi sulle vaccinazioni durante la formazione di base. Le attitudini emerse sono generalmente positive: i vaccini sono stati riconosciuti come efficaci e come uno degli interventi medici più sicuri dall’84% e 86% del campione. Tuttavia, solo il 66% e il 45% delle ostetriche sarebbe completamente d’accordo nel consigliare ai genitori le vaccinazioni contro MPR e Varicella. Complessivamente, il 79% del campione sarebbe favorevole all’Introduzione dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari del comparto maternità. Conclusioni I risultati, benché preliminari, evidenziano un gap di conoscenze tra le ostetriche. I risultati finali dello studio e dell’analisi multivariata saranno utilizzati per costruire specifici percorsi formativi, base e post-base, finalizzati a rafforzare ed uniformare conoscenze e competenze delle ostetriche sul tema delle vaccinazioni. Scopo finale di questo progetto è quello di favorire il passaggio di informazioni corrette e attendibili a partire dalla gravidanza al fine di aumentare Health e Vaccine Literacy delle neomamme e ridurre, di conseguenza, l’esitazione vaccinale.
“Formare per informare - l’ostetrica nel contrasto all’esitazione vaccinale”. Risultati preliminari di uno studio trasversale sulle ostetriche di Roma
Rosso A;
2019
Abstract
Introduzione L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’esitazione vaccinale tra le minacce alla salute globale nel 2019. Le donne in gravidanza rappresentano una popolazione rilevante per lo sviluppo di strategie di comunicazione e informazione poiché atteggiamenti e credenze sulle vaccinazioni spesso non sono ancora pienamente strutturati. L’ostetrica, operatore sanitario centrale dell’intero percorso nascita, dovrebbe ricoprire un ruolo chiave nel promuovere momenti di riflessione, discussione e corretta informazione sulle vaccinazioni. Scopo di questo studio trasversale è quello di analizzare le conoscenze e le attitudini delle ostetriche sul tema delle vaccinazioni. Materiali e metodi È stato costruito un questionario ad hoc volto a valutare: esperienze personali sull’utilizzo dei vaccini, conoscenze e attitudini sulle vaccinazioni, informazioni personali e professionali. Un link d’accesso al questionario, compilabile on-line, è stato inviato via e-mail a tutte le Ostetriche iscritte all’Ordine Provinciale di Roma. Risultati I Risultati preliminari dello studio (140 ostetriche; età 37.32, DS ± 11.61; anzianità di servizio 11.94 DS ± 12.78) mostrano un livello eterogeneo di conoscenze: il 50% del campione ha correttamente individuato il valore del 95% come soglia per l’immunità di gregge; la co-somministrazione di diverse preparazioni e gli additivi contenuti nei vaccini sono stati giudicati sicuri rispettivamente dal 61% e 31% delle intervistate. Solo il 41% delle ostetriche ha identificato il vaccino contro la pertosse come una delle vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza. L’80% del campione ha dichiarato di non aver seguito specifici corsi sulle vaccinazioni durante la formazione di base. Le attitudini emerse sono generalmente positive: i vaccini sono stati riconosciuti come efficaci e come uno degli interventi medici più sicuri dall’84% e 86% del campione. Tuttavia, solo il 66% e il 45% delle ostetriche sarebbe completamente d’accordo nel consigliare ai genitori le vaccinazioni contro MPR e Varicella. Complessivamente, il 79% del campione sarebbe favorevole all’Introduzione dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari del comparto maternità. Conclusioni I risultati, benché preliminari, evidenziano un gap di conoscenze tra le ostetriche. I risultati finali dello studio e dell’analisi multivariata saranno utilizzati per costruire specifici percorsi formativi, base e post-base, finalizzati a rafforzare ed uniformare conoscenze e competenze delle ostetriche sul tema delle vaccinazioni. Scopo finale di questo progetto è quello di favorire il passaggio di informazioni corrette e attendibili a partire dalla gravidanza al fine di aumentare Health e Vaccine Literacy delle neomamme e ridurre, di conseguenza, l’esitazione vaccinale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.