Uno dei temi prioritari nell’ambito del Programma nazionale “Linee guida sulla tutela della salute e l’assistenza socio-sanitaria alle popolazioni migranti”, sviluppato dall’INMP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), riguarda i controlli sanitari e i percorsi di tutela della salute per i migranti in arrivo in Italia con i recenti flussi migratori. La linea guida, attualmente in fase di elaborazione, intende offrire ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari, raccomandazioni evidence-based circa la pratica dei controlli, a fronte dell’incertezza e della discrezionalità nei comportamenti adottati sul territorio nazionale. A tale riguardo, è infatti emersa, a seguito di un’ampia consultazione degli stakeholder per la definizione delle priorità del Programma nazionale, la necessità di uniformare misure e modalità di attuazione della sorveglianza sanitaria rispetto a condizioni patologiche giudicate rilevanti per la sanità pubblica,anche nell’ottica di un ridimensionamento dell’allarmismo sociale sui rischi di potenziali epidemie.
I controlli alla frontiera, la frontiera dei controlli. Linea guida sui controlli sanitari all’arrivo e i percorsi di tutela sanitaria per i migranti ospiti presso i centri di accoglienza
Rosso A;
2016
Abstract
Uno dei temi prioritari nell’ambito del Programma nazionale “Linee guida sulla tutela della salute e l’assistenza socio-sanitaria alle popolazioni migranti”, sviluppato dall’INMP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), riguarda i controlli sanitari e i percorsi di tutela della salute per i migranti in arrivo in Italia con i recenti flussi migratori. La linea guida, attualmente in fase di elaborazione, intende offrire ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari, raccomandazioni evidence-based circa la pratica dei controlli, a fronte dell’incertezza e della discrezionalità nei comportamenti adottati sul territorio nazionale. A tale riguardo, è infatti emersa, a seguito di un’ampia consultazione degli stakeholder per la definizione delle priorità del Programma nazionale, la necessità di uniformare misure e modalità di attuazione della sorveglianza sanitaria rispetto a condizioni patologiche giudicate rilevanti per la sanità pubblica,anche nell’ottica di un ridimensionamento dell’allarmismo sociale sui rischi di potenziali epidemie.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.