Lungo i suoi 90 anni, l’INU ha accompagnato la produzione dei piani urbanistici in diverse forme: partecipando alla costruzione dei provvedimenti legislativi, favorendo il dibattito culturale e l’innovazione degli strumenti, diffondendo attraverso le pubblicazioni e la rivista Urbanistica le buone pratiche e i piani esemplari, molti dei quali prodotti dai suoi migliori protagonisti. In questo ampio insieme di materiali ed esperienze, si propongono alcune immagini di piani che rappresentano il cammino svolto insieme dall’INU e dal Paese, concentrando l’attenzione sui piani regolatori comunali realizzati dal secondo dopoguerra in poi, che hanno affiancato la ricostruzione, la crescita e le istanze di modificazione delle nostre città. I piani sono lo strumento principale delle amministrazioni locali per intervenire nel corpo vivo della città, definendo (in accordo prima col Ministero dei LL.PP. e dagli anni ’70 con le Regioni) le regole e le modalità per la sua costruzione e trasformazione: le scelte sull’uso dei suoli, le strategie per dare forma alla mobilità locale, alle trame ambientali, alle attrezzature collettive e ai servizi, fino agli interventi minuti nei tessuti urbani, nei quartieri residenziali o nelle aree produttive. A partire da queste premesse, l'articolo pone l’attenzione su cinque diverse forme di piano, che hanno segnato il percorso dell’urbanistica italiana e contraddistinguono il contributo dell’INU alla sua evoluzione.
Le forme del piano urbanistico comunale
alessandra marin
Primo
;
2020
Abstract
Lungo i suoi 90 anni, l’INU ha accompagnato la produzione dei piani urbanistici in diverse forme: partecipando alla costruzione dei provvedimenti legislativi, favorendo il dibattito culturale e l’innovazione degli strumenti, diffondendo attraverso le pubblicazioni e la rivista Urbanistica le buone pratiche e i piani esemplari, molti dei quali prodotti dai suoi migliori protagonisti. In questo ampio insieme di materiali ed esperienze, si propongono alcune immagini di piani che rappresentano il cammino svolto insieme dall’INU e dal Paese, concentrando l’attenzione sui piani regolatori comunali realizzati dal secondo dopoguerra in poi, che hanno affiancato la ricostruzione, la crescita e le istanze di modificazione delle nostre città. I piani sono lo strumento principale delle amministrazioni locali per intervenire nel corpo vivo della città, definendo (in accordo prima col Ministero dei LL.PP. e dagli anni ’70 con le Regioni) le regole e le modalità per la sua costruzione e trasformazione: le scelte sull’uso dei suoli, le strategie per dare forma alla mobilità locale, alle trame ambientali, alle attrezzature collettive e ai servizi, fino agli interventi minuti nei tessuti urbani, nei quartieri residenziali o nelle aree produttive. A partire da queste premesse, l'articolo pone l’attenzione su cinque diverse forme di piano, che hanno segnato il percorso dell’urbanistica italiana e contraddistinguono il contributo dell’INU alla sua evoluzione.File | Dimensione | Formato | |
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