Non si può comprendere il significato profondo della milpa, nel presente e nel passato, se la si considera una semplice attività agricola. I maya, quando ne parlano impiegano spesso il concetto di “sistema agricolo tradizionale”, eredità degli antenati, coltivatori in proprio degli alimenti quotidiani, custodi dell’ambiente nel rispetto della madre terra e convinti della necessità dell’aiuto divino attraverso preghiere e rituali che sono parte integrante della stessa attività produttiva. Per questo abbiamo voluto cercare con “olismo agricolo” un concetto di sintesi, capace di spiegare una visione del mondo che si incentra sull’armonia e l’equilibrio del tutto, dove le parti individuate nella loro singolarità (uomo, terra, cielo acqua, piante, animali, ecc.) non possono esprimere il significato complessivo dell’unità, che porta in sé il segno del sacro, del trascendente. Già da queste prime annotazioni si può intuire che, per orientare l’esistenza, ognuno ha bisogno non solo di fare, agire per sopravvivere, ma anche di immaginare, prefigurare un progetto esistenziale. Qui l’immaginario produce sapere e, se vi è l’intenzione libera di un confronto con la differenza da parte nostra, diviene occasione di conoscenza che ci trasforma. Perché l’educazione interculturale è transculturale o corre il rischio tanto dell’assistenzialismo quanto quello del colonialismo.

La milpa: L’educazione dei giovani tra immaginario sacro e ragioni di mercato.

Gramigna, Anita
2023

Abstract

Non si può comprendere il significato profondo della milpa, nel presente e nel passato, se la si considera una semplice attività agricola. I maya, quando ne parlano impiegano spesso il concetto di “sistema agricolo tradizionale”, eredità degli antenati, coltivatori in proprio degli alimenti quotidiani, custodi dell’ambiente nel rispetto della madre terra e convinti della necessità dell’aiuto divino attraverso preghiere e rituali che sono parte integrante della stessa attività produttiva. Per questo abbiamo voluto cercare con “olismo agricolo” un concetto di sintesi, capace di spiegare una visione del mondo che si incentra sull’armonia e l’equilibrio del tutto, dove le parti individuate nella loro singolarità (uomo, terra, cielo acqua, piante, animali, ecc.) non possono esprimere il significato complessivo dell’unità, che porta in sé il segno del sacro, del trascendente. Già da queste prime annotazioni si può intuire che, per orientare l’esistenza, ognuno ha bisogno non solo di fare, agire per sopravvivere, ma anche di immaginare, prefigurare un progetto esistenziale. Qui l’immaginario produce sapere e, se vi è l’intenzione libera di un confronto con la differenza da parte nostra, diviene occasione di conoscenza che ci trasforma. Perché l’educazione interculturale è transculturale o corre il rischio tanto dell’assistenzialismo quanto quello del colonialismo.
2023
978-88-99302-64-1
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