L’epoca attuale è caratterizzata da molteplici e profonde trasformazioni, spesso di rilievo globale, che aggravano la condizione di vulnerabilità di ciascuna persona, esponendola — esponendoci — a un maggiore rischio di violazione dei diritti. Le diseguaglianze sociali e le discriminazioni strutturali, la crisi ecologica e ambientale, quella sanitaria derivante dalla pandemia (i cui effetti sono ben lungi dall’essere esauriti), il cruento e perdurante conflitto tra Russia e Ucraina e l’emergenza umanitaria costituita dal fenomeno migratorio sono solo alcuni dei fattori che riportano drammaticamente in primo piano il tema della vulnerabilità dei corpi, la loro comune suscettibilità alla violenza, alla ferita e al danno. Si tratta di corpi accomunati dal fatto di essere costantemente esposti alla minaccia di essere violati, e in relazione ai quali il conculcamento dei diritti costituisce un rischio quanto mai concreto e condiviso, anche se certamente il posizionamento sociale e la collocazione geografica incidono in modo molto rilevante sul grado di esposizione a tali violazioni [...]. L’epoca contemporanea, l’epoca delle grandi crisi mondiali, è una tappa drammatica della storia, ma al contempo costituisce una grande occasione di ripensamento e di azione, verso la costruzione di una consapevolezza comune, che non si limiti unicamente a denunciare le violazioni dei diritti umani e a rivendicarli, ma si traduca anche in un’azione congiunta, diretta a incidere sulla struttura stessa delle diseguaglianze e delle discriminazioni, andando così a disinnescarne geneticamente gli effetti. Una tale occasione non andrebbe sprecata

Diritti umani e condizioni di vulnerabilità: a mo’ di introduzione

Bernardini M. G.;
2023

Abstract

L’epoca attuale è caratterizzata da molteplici e profonde trasformazioni, spesso di rilievo globale, che aggravano la condizione di vulnerabilità di ciascuna persona, esponendola — esponendoci — a un maggiore rischio di violazione dei diritti. Le diseguaglianze sociali e le discriminazioni strutturali, la crisi ecologica e ambientale, quella sanitaria derivante dalla pandemia (i cui effetti sono ben lungi dall’essere esauriti), il cruento e perdurante conflitto tra Russia e Ucraina e l’emergenza umanitaria costituita dal fenomeno migratorio sono solo alcuni dei fattori che riportano drammaticamente in primo piano il tema della vulnerabilità dei corpi, la loro comune suscettibilità alla violenza, alla ferita e al danno. Si tratta di corpi accomunati dal fatto di essere costantemente esposti alla minaccia di essere violati, e in relazione ai quali il conculcamento dei diritti costituisce un rischio quanto mai concreto e condiviso, anche se certamente il posizionamento sociale e la collocazione geografica incidono in modo molto rilevante sul grado di esposizione a tali violazioni [...]. L’epoca contemporanea, l’epoca delle grandi crisi mondiali, è una tappa drammatica della storia, ma al contempo costituisce una grande occasione di ripensamento e di azione, verso la costruzione di una consapevolezza comune, che non si limiti unicamente a denunciare le violazioni dei diritti umani e a rivendicarli, ma si traduca anche in un’azione congiunta, diretta a incidere sulla struttura stessa delle diseguaglianze e delle discriminazioni, andando così a disinnescarne geneticamente gli effetti. Una tale occasione non andrebbe sprecata
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