Il contributo si propone di tracciare un bilancio degli effetti derivanti dall'inquadramento della confisca di prevenzione nell'ambito del diritto privato. Dopo aver sintetizzato i passaggi essenziali dell’evoluzione storica dell’assetto normativo delle misure di prevenzione, si procede, in primo luogo, a un’approfondita analisi della giurisprudenza interna, di legittimità e costituzionale, e della Corte di Strasburgo; nonché della copiosa elaborazione dottrinale preoccupatasi dell’inquadramento giuridico dell’istituto, onde sondare la tenuta dell’impianto motivazionale a sostegno della natura riparativo-ripristinatoria della confisca antimafia. In secondo luogo, si cerca di riproporre una diversa prospettiva, valorizzando ancora una volta gli Engel criteria, nonché la giurisprudenza della Corte EDU sulla confisca urbanistica, della cui natura sostanzialmente penale, invece, non si è mai dubitato. Infine, ci si occupa delle possibili ricadute della collocazione dogmatica della confisca “di prevenzione” sul fronte eurounitario, ove, nell’ottica del recente Regolamento 2018/1805/UE relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca, il permanere della soluzione offerta, da ultimo, dalla Consulta nella sent. n. 24 del 2019 potrebbe complicare le sorti della confisca in parola nel nuovo meccanismo di cooperazione giudiziaria interstatuale.
La natura giuridica della confisca di prevenzione nella prospettiva dei diritti fondamentali
Linda Pincelli
2022
Abstract
Il contributo si propone di tracciare un bilancio degli effetti derivanti dall'inquadramento della confisca di prevenzione nell'ambito del diritto privato. Dopo aver sintetizzato i passaggi essenziali dell’evoluzione storica dell’assetto normativo delle misure di prevenzione, si procede, in primo luogo, a un’approfondita analisi della giurisprudenza interna, di legittimità e costituzionale, e della Corte di Strasburgo; nonché della copiosa elaborazione dottrinale preoccupatasi dell’inquadramento giuridico dell’istituto, onde sondare la tenuta dell’impianto motivazionale a sostegno della natura riparativo-ripristinatoria della confisca antimafia. In secondo luogo, si cerca di riproporre una diversa prospettiva, valorizzando ancora una volta gli Engel criteria, nonché la giurisprudenza della Corte EDU sulla confisca urbanistica, della cui natura sostanzialmente penale, invece, non si è mai dubitato. Infine, ci si occupa delle possibili ricadute della collocazione dogmatica della confisca “di prevenzione” sul fronte eurounitario, ove, nell’ottica del recente Regolamento 2018/1805/UE relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca, il permanere della soluzione offerta, da ultimo, dalla Consulta nella sent. n. 24 del 2019 potrebbe complicare le sorti della confisca in parola nel nuovo meccanismo di cooperazione giudiziaria interstatuale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.