Di origini armene, benché nata a Padova e formatasi in Italia, Vittoria Aganoor (1855-1910) viaggerà lungo la penisola da nord a sud trascorrendo gli ultimi anni della sua vita tra Perugia e Magione-Monte del Lago. Unitamente alla lirica, le lettere avranno un ruolo centrale nella sua esperienza di scrittrice, quale testimonianza di un costume di vita in una società pretecnologica. Si tratta di pagine, alcune delle quali ancora inedite, sulle quali questo contributo intende soffermarsi, registrando in primo luogo il carattere di una narratività al femminile, sulla quale incidono gli spostamenti e gli incontri, evidenziando lo spirito di una donna libera e vivace, malinconica e tormentata, incline a introiettare sentimenti e ideali di cui si nutrirà il suo animo. Altresì è da rilevare che gli anni trascorsi in Umbria, dal sorgere del nuovo secolo, costituiranno una parte felice della sua esistenza, testimoniata dall’innamoramento per quella terra e per il paesaggio, in particolare quello ovattato del Lago Trasimeno, che saprà cogliere con la sensibilità e la raffinatezza di un’educazione umanistica non comune. Tratti che emergono ancora dalle corrispondenze intrattenute con figure di spicco della società letterario-mondana di primo Novecento, nella quale l’Aganoor occupa un ruolo non secondario, grazie alle sue origini aristocratiche ed al successivo matrimonio con il deputato perugino Guido Pompilj.
Vittoria Aganoor, scrittrice e poetessa. L’apporto dell’epistolografia come testimonianza e racconto [Vittoria Aganoor, writer and poet. Epistolography as storytelling and testament]
Fiorillo Ada Patrizia
2023
Abstract
Di origini armene, benché nata a Padova e formatasi in Italia, Vittoria Aganoor (1855-1910) viaggerà lungo la penisola da nord a sud trascorrendo gli ultimi anni della sua vita tra Perugia e Magione-Monte del Lago. Unitamente alla lirica, le lettere avranno un ruolo centrale nella sua esperienza di scrittrice, quale testimonianza di un costume di vita in una società pretecnologica. Si tratta di pagine, alcune delle quali ancora inedite, sulle quali questo contributo intende soffermarsi, registrando in primo luogo il carattere di una narratività al femminile, sulla quale incidono gli spostamenti e gli incontri, evidenziando lo spirito di una donna libera e vivace, malinconica e tormentata, incline a introiettare sentimenti e ideali di cui si nutrirà il suo animo. Altresì è da rilevare che gli anni trascorsi in Umbria, dal sorgere del nuovo secolo, costituiranno una parte felice della sua esistenza, testimoniata dall’innamoramento per quella terra e per il paesaggio, in particolare quello ovattato del Lago Trasimeno, che saprà cogliere con la sensibilità e la raffinatezza di un’educazione umanistica non comune. Tratti che emergono ancora dalle corrispondenze intrattenute con figure di spicco della società letterario-mondana di primo Novecento, nella quale l’Aganoor occupa un ruolo non secondario, grazie alle sue origini aristocratiche ed al successivo matrimonio con il deputato perugino Guido Pompilj.File | Dimensione | Formato | |
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