The earliest evidence of a deliberate extraction of Glycymeris shells as ornaments or non-utilitarian objects comes from Middle Palaeolithic sites. This trend is well documented during the Upper Palaeolithic and becomes particularly widespread in late prehistoric contexts of Northern Italy. The aim of this study is to investigate the modalities of collection and use of perforated shells from the Bronze Age sites of Larda I (Middle-Recent Bronze Age) and Larda II (BR1), in southern Veneto (Province of Rovigo, north-east Italy). Around half of Glycymeris shells from Larda II are characterised by a perforation at the umbo; nevertheless, the bad state of preservation made usewear analysis difficult. Particularly interesting are the results of the study conducted on shells with a perforated umbo from the site of Larda I. Taphonomic analysis allowed us to identify a natural origin for almost the totality of the holes, suggesting an opportunistic exploitation of naturally perforated shells.

Le prime evidenze della raccolta di conchiglie appartenenti al genere Glycymeris, per la realizzazione di oggetti ornamentali o simbolici, risalgono al Paleolitico medio. Questa tendenza si consolida nel corso del Paleolitico superiore ed è particolarmente frequente nei contesti protostorici dell’Italia settentrionale. Il presente lavoro si propone di indagare le modalità di raccolta e di utilizzo delle conchiglie forate rinvenute nei siti dell’Età del Bronzo di Larda I (Bronzo medio-Bronzo recente) e Larda II (BR1), localizzati nel Veneto meridionale (Italia nord-orientale). Circa la metà delle conchiglie appartenenti al genere Glycymeris rinvenute nel sito di Larda II presenta un foro in corrispondenza dell’umbone; tuttavia, il cattivo stato di conservazione ha reso difficile l’analisi tracceologica. Particolarmente interessanti sono, invece, i risultati dello studio condotto sulle conchiglie forate provenienti dal sito di Larda I. L’analisi tafonomica ha permesso di riconoscere un’origine naturale per la quasi totalità dei fori, suggerendo uno sfruttamento opportunistico di esemplari naturalmente forati in corrispondenza dell’umbone.

Raccolta e modificazione delle conchiglie di Glycymeris nell'Età del Bronzo. Il caso studio di Larda I e Larda II (RO - Italia nord-orientale) [Extraction and modification of Glycymeris shells during the Bronze Age. A case study from Larda I and Larda II (RO – north-east Italy)]

M. Bertolini
Secondo
;
U. Thun Hohenstein
Ultimo
2021

Abstract

The earliest evidence of a deliberate extraction of Glycymeris shells as ornaments or non-utilitarian objects comes from Middle Palaeolithic sites. This trend is well documented during the Upper Palaeolithic and becomes particularly widespread in late prehistoric contexts of Northern Italy. The aim of this study is to investigate the modalities of collection and use of perforated shells from the Bronze Age sites of Larda I (Middle-Recent Bronze Age) and Larda II (BR1), in southern Veneto (Province of Rovigo, north-east Italy). Around half of Glycymeris shells from Larda II are characterised by a perforation at the umbo; nevertheless, the bad state of preservation made usewear analysis difficult. Particularly interesting are the results of the study conducted on shells with a perforated umbo from the site of Larda I. Taphonomic analysis allowed us to identify a natural origin for almost the totality of the holes, suggesting an opportunistic exploitation of naturally perforated shells.
2021
shell, Bronz Age, Glycymeris, extraction, manufacturing
malacofauna, Età del Bronzo, Glycymeris, lavorazione, raccolta
Le prime evidenze della raccolta di conchiglie appartenenti al genere Glycymeris, per la realizzazione di oggetti ornamentali o simbolici, risalgono al Paleolitico medio. Questa tendenza si consolida nel corso del Paleolitico superiore ed è particolarmente frequente nei contesti protostorici dell’Italia settentrionale. Il presente lavoro si propone di indagare le modalità di raccolta e di utilizzo delle conchiglie forate rinvenute nei siti dell’Età del Bronzo di Larda I (Bronzo medio-Bronzo recente) e Larda II (BR1), localizzati nel Veneto meridionale (Italia nord-orientale). Circa la metà delle conchiglie appartenenti al genere Glycymeris rinvenute nel sito di Larda II presenta un foro in corrispondenza dell’umbone; tuttavia, il cattivo stato di conservazione ha reso difficile l’analisi tracceologica. Particolarmente interessanti sono, invece, i risultati dello studio condotto sulle conchiglie forate provenienti dal sito di Larda I. L’analisi tafonomica ha permesso di riconoscere un’origine naturale per la quasi totalità dei fori, suggerendo uno sfruttamento opportunistico di esemplari naturalmente forati in corrispondenza dell’umbone.
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