I disordini di iperpigmentazione cutanea rappresentano una costante sfida in dermatologia e cosmetologia. La complessità del processo di melanogenesi nella pelle deriva dalle molteplici vie di segnalazione che regolano la produzione di melanina nei melanociti ed il suo trasporto nei cheratinociti, e da una complessa comunicazione tra i diversi tipi di cellule della pelle e cellule infiammatorie tramite fattori paracrini, prodotti in risposta a stimoli endogeni ed esogeni, in particolar modo le radiazioni UV (UVR). L’obiettivo principale del presente studio è stato la realizzazione di una nuova formulazione cosmetica per il trattamento topico del melasma, attraverso la combinazione di molecole con un diverso potenziale impatto sulla melanogenesi. A tale scopo, abbiamo selezionato α-arbutina (α-Arb) e acido tranexamico (TXA) quali componenti attivi della nuova formulazione. α-Arb è un “vecchio” attivo schiarente, conosciuto per la sua capacità di inibire la tirosinasi, il principale enzima coinvolto nel processo di biosintesi di melanina. Il TXA è prevalentemente noto come inibitore del sistema plasminogeno-plasmina con potenziali attività antinfiammatorie e come potente agente antifibrinolitico è largamente usato in chirurgia. L’interesse per questa molecola è basato sul suo profilo tossicologico sicuro, ed i risultati di alcuni studi pregressi che hanno dimostrato la sua capacità, per lo più tramite assunzione orale, di ridurre la pigmentazione in soggetti affetti da melasma. Tuttavia, i suoi effetti a livello cellulare ed i meccanismi d’azione sono poco noti. I componenti attivi sono stati aggiunti in una microemulsione, un sistema di delivery conosciuto per la sua alta capacità di penetrazione. Il prodotto è stato analizzato per le sue caratteristiche, dimostrando un’alta stabilità chimico-fisica e microbiologica, l’assenza di potenziali effetti collaterali ed un ottimo profilo di sicurezza. Inoltre, sono stati condotti esperimenti in vitro valutando gli effetti di TXA e α-Arb attraverso l’utilizzo di linee cellulari, rappresentative dei tipi cellulari della pelle e di cellule infiammatorie. I dati ottenuti hanno dimostrato che il TXA ha molteplici funzionalità biologiche con potenziale impatto sul processo di melanogenesi in vivo. In particolare, abbiamo identificato un effetto inibitorio diretto nelle cellule B16 di melanoma, sulla produzione di melanina da parte di TXA, con azione sinergica all’inibizione indotta da α-Arb. Questo risultato suggerisce che la combinazione delle due molecole possa indurre effetti migliori rispetto ai singoli componenti usati separatamente. Per la prima volta è stato osservato che il TXA può inibire la produzione di molecole infiammatorie, con attività promelanogeniche, suggerendo una possibile interazione tra il TXA ed i processi infiammatori associati all’attivazione dei toll-like receptors (TLRs). Infine, è stato condotto uno studio clinico pilota in pazienti affetti da melasma ed è stato valutato l’effetto schiarente della nuova formulazione in vivo. La valutazione dermatologica è stata effettuata tramite il parametro MASI, tipicamente usato per la misurazione dell’efficacia, che ha dimostrato un miglioramento significativo del 21%, in linea con alcuni studi pregressi. La risposta dei pazienti è stata inoltre confermata tramite il sistema innovativo VISIA®, che ha prodotto informazioni per specifici aspetti della pelle affetta da melasma. Basandoci sui dati ottenuti in questo studio, la microemulsione realizzata può essere considerata attualmente disponibile per le prossime fasi dello sviluppo industriale, che comprendono la produzione e il posizionamento sul mercato. Si ritiene che il nuovo prodotto possa rappresentare una nuova ed interessante strategia terapeutica per il trattamento del melasma e potenzialmente per altre patologie dermatologiche.

Skin hyperpigmentation disorders, first melasma, remain a challenge in dermatology and cosmetics. To date no specific treatment has solved and reached adequate amelioration, in part because of the incomplete understanding of melasma pathogenesis and of the involved biological mechanisms. The complexity of skin melanogenesis derives from the multiple signalling pathways regulating the production of melanin in melanocytes and its transfer to keratinocytes as well as from the strict communication among skin and inflammatory cells by means of several paracrine factors produced in response to endogenous and exogenous stimuli, mainly UV radiation (UVR). The main aim of this study was to generate an innovative cosmetic formulation for the topical treatment of melasma by combining molecules with different potential impact on skin melanogenesis. To this purpose, we selected α-arbutin and tranexamic acid (TXA), as active components of the new formulation. Arbutin is an “old” whitening agent, known for its ability to inhibit tyrosinase, the main enzyme involved in melanin biosynthesis. TXA is mainly known as an inhibitor of the plasminogen-plasmin system with potential anti-inflammatory activities and as a potent antifibrinolytic agent is commonly used in several surgical conditions. The interest in this molecule is based on its safe profile and the results of some previous papers showing the ability, mainly by oral assumption, in reducing skin pigmentation in melasma, although its cellular effects and mechanism of action are poorly known. The active principles were combined in a microemulsion, a delivery system known for its high skin penetration ability, compared with other cosmetic formulations. According to the current cosmetic regulation, the product has been analysed for its properties showing high physico-chemical and microbiological stability, absence of potential side effect and an optimal safety profile. Further, evaluation of the in vitro effects of TXA and α -arbutin effects was performed in in vitro experiments by using cell lines, representative of skin and inflammatory cells. Data obtained show that TXA has multiple biological functions that potentially may impact on in vivo melanogenesis. Notably, we have identified a melanocyte direct TXA inhibitory effect on melanin production in B16 cells, additive to that induced by α-arbutin, suggesting that the combination of the two molecules may induce better outcomes than each single compound used alone. Interestingly, for the first time in mouse macrophage cell line we have shown that TXA inhibited the LPS-induced release of proinflammatory molecules with promelanogenic activities, indicating interference among TXA and inflammatory events related to toll-like receptor (TLR) activation. As TLRs are involved in melanogenesis, as well as in other inflammatory skin diseases, we retain these data deserve further investigation. Finally, we have conducted a pilot clinical trial in melasma-affected patients and evaluated the in vivo whitening effect of the new formulation. Dermatological evaluation of the MASI score, typically used for measurement of efficacy, has shown a 21% improvement, in line with published data obtained with other TXA treatments. Patient response has been confirmed by the recent VISIA® system, gaining information on the effect of the product for specific aspects of melasma affected skin. Based on data collected in this study, the new whitening microemulsion can be considered already available for the following phases of the industrial development including manufacturing and placing on the market. We retain that the new generated product could represent an interesting novel therapeutic strategy for melasma treatment and potentially other skin diseases.

Development of a new depigmenting cosmetic formulation

HUSHCHA, YEKATSIARYNA
2023

Abstract

I disordini di iperpigmentazione cutanea rappresentano una costante sfida in dermatologia e cosmetologia. La complessità del processo di melanogenesi nella pelle deriva dalle molteplici vie di segnalazione che regolano la produzione di melanina nei melanociti ed il suo trasporto nei cheratinociti, e da una complessa comunicazione tra i diversi tipi di cellule della pelle e cellule infiammatorie tramite fattori paracrini, prodotti in risposta a stimoli endogeni ed esogeni, in particolar modo le radiazioni UV (UVR). L’obiettivo principale del presente studio è stato la realizzazione di una nuova formulazione cosmetica per il trattamento topico del melasma, attraverso la combinazione di molecole con un diverso potenziale impatto sulla melanogenesi. A tale scopo, abbiamo selezionato α-arbutina (α-Arb) e acido tranexamico (TXA) quali componenti attivi della nuova formulazione. α-Arb è un “vecchio” attivo schiarente, conosciuto per la sua capacità di inibire la tirosinasi, il principale enzima coinvolto nel processo di biosintesi di melanina. Il TXA è prevalentemente noto come inibitore del sistema plasminogeno-plasmina con potenziali attività antinfiammatorie e come potente agente antifibrinolitico è largamente usato in chirurgia. L’interesse per questa molecola è basato sul suo profilo tossicologico sicuro, ed i risultati di alcuni studi pregressi che hanno dimostrato la sua capacità, per lo più tramite assunzione orale, di ridurre la pigmentazione in soggetti affetti da melasma. Tuttavia, i suoi effetti a livello cellulare ed i meccanismi d’azione sono poco noti. I componenti attivi sono stati aggiunti in una microemulsione, un sistema di delivery conosciuto per la sua alta capacità di penetrazione. Il prodotto è stato analizzato per le sue caratteristiche, dimostrando un’alta stabilità chimico-fisica e microbiologica, l’assenza di potenziali effetti collaterali ed un ottimo profilo di sicurezza. Inoltre, sono stati condotti esperimenti in vitro valutando gli effetti di TXA e α-Arb attraverso l’utilizzo di linee cellulari, rappresentative dei tipi cellulari della pelle e di cellule infiammatorie. I dati ottenuti hanno dimostrato che il TXA ha molteplici funzionalità biologiche con potenziale impatto sul processo di melanogenesi in vivo. In particolare, abbiamo identificato un effetto inibitorio diretto nelle cellule B16 di melanoma, sulla produzione di melanina da parte di TXA, con azione sinergica all’inibizione indotta da α-Arb. Questo risultato suggerisce che la combinazione delle due molecole possa indurre effetti migliori rispetto ai singoli componenti usati separatamente. Per la prima volta è stato osservato che il TXA può inibire la produzione di molecole infiammatorie, con attività promelanogeniche, suggerendo una possibile interazione tra il TXA ed i processi infiammatori associati all’attivazione dei toll-like receptors (TLRs). Infine, è stato condotto uno studio clinico pilota in pazienti affetti da melasma ed è stato valutato l’effetto schiarente della nuova formulazione in vivo. La valutazione dermatologica è stata effettuata tramite il parametro MASI, tipicamente usato per la misurazione dell’efficacia, che ha dimostrato un miglioramento significativo del 21%, in linea con alcuni studi pregressi. La risposta dei pazienti è stata inoltre confermata tramite il sistema innovativo VISIA®, che ha prodotto informazioni per specifici aspetti della pelle affetta da melasma. Basandoci sui dati ottenuti in questo studio, la microemulsione realizzata può essere considerata attualmente disponibile per le prossime fasi dello sviluppo industriale, che comprendono la produzione e il posizionamento sul mercato. Si ritiene che il nuovo prodotto possa rappresentare una nuova ed interessante strategia terapeutica per il trattamento del melasma e potenzialmente per altre patologie dermatologiche.
DE MATTEI, Monica
PINTON, Paolo
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Tesi Dottorato industriale_Hushcha Yekatsiaryna_pdfa.pdf

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Descrizione: Tesi Dottorato industriale_Hushcha Yekatsiaryna_pdfa
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2505493
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