A la minga. Un altro mondo è (altrove) possibile

Salinas è una parrocchia sita sulle Ande del versante occidentale dell’Ecuador di circa 10.000 abitanti e formata da più di 30 comunità composte da gruppi famigliari che rivendicano in parte origini indigene, in parte meticce. A inizio anni Settanta, in questo territorio arrivano i volontari della missione Mato Grosso, i quali contribuiranno a dare vita, insieme ai salineros, a un innovativo modello socio-economico “comunitario” facendo nascere microimprese e cooperative di risparmio e credito che le finanziano. A 50 anni dal loro arrivo, il governo parrocchiale ha deciso di costruire un Museo della memoria per raccontare la storia di queste terre. A Salinas de Guaranda, capoluogo della Parrocchia, alcuni cittadini discutono criticamente il progetto del Museo: pur ritenendo necessario ricostruire la storia delle trentatré comunità, una parte della popolazione ritiene sbagliato far iniziare il racconto di Salinas dall’arrivo dei missionari. Il progetto del Museo, inoltre, è da tempo nella testa di persone e di famiglie molte vicine a Padrecito, il missionario salesiano di origine italiana che, in questi ultimi cinquant’anni, più di ogni altro ha contributo alla nascita del “modello Salinas”. La domanda al centro di questo saggio, frutto di una ricerca etnografica iniziata nel 2019 e terminata nel 2022, è riassumibile con quella che dà il sottotitolo a questo scritto: chi ha il diritto di scrivere la storia di questa Parrocchia?