Le vulnerabilità sociali manifeste, tra cui l’invecchiamento della popolazione, l’allungamento del periodo di non autosufficienza, le sintomatologie diffuse e degenerative, richiedono una rinnovata modellazione dello spazio urbano per prolungare il più possibile le autonomie e rispondere alle fragilità, considerandole non più, solo una stagione bisognosa ma parte strutturante della società contemporanea. Centrale diventa lo spazio pubblico, la sua cura, affinché ci si possa sentire cittadini a pieno titolo anche quando si è vulnerabili. Garantire una fruizione autonoma in ottica di cura presuppone il passaggio dal concetto di accessibilità a quello di accoglienza, dall'individualità alla reciprocità: “la relazione di cura si presenta come il paradigma fondamentale della nostra umana convivenza: la solidarietà come scelta”. Con questi presupposti, il progetto dello spazio pubblico deve riportare al centro la cura della bellezza intesa come un’entità a livello intersoggettivo che concorre alla definizione del carattere dello spazio urbano: la bellezza sviluppa la conoscenza, crea senso di appartenenza e d’identità, rende riconoscibili e fruibili i luoghi di vita. Un caso di studio sarà a dimostrazione dell’applicazione questi principi.
Dall'accessibilità all'accoglienza. Spazio pubblico & fragilità
Rinaldi Andrea;Maddalena Fortelli
2022
Abstract
Le vulnerabilità sociali manifeste, tra cui l’invecchiamento della popolazione, l’allungamento del periodo di non autosufficienza, le sintomatologie diffuse e degenerative, richiedono una rinnovata modellazione dello spazio urbano per prolungare il più possibile le autonomie e rispondere alle fragilità, considerandole non più, solo una stagione bisognosa ma parte strutturante della società contemporanea. Centrale diventa lo spazio pubblico, la sua cura, affinché ci si possa sentire cittadini a pieno titolo anche quando si è vulnerabili. Garantire una fruizione autonoma in ottica di cura presuppone il passaggio dal concetto di accessibilità a quello di accoglienza, dall'individualità alla reciprocità: “la relazione di cura si presenta come il paradigma fondamentale della nostra umana convivenza: la solidarietà come scelta”. Con questi presupposti, il progetto dello spazio pubblico deve riportare al centro la cura della bellezza intesa come un’entità a livello intersoggettivo che concorre alla definizione del carattere dello spazio urbano: la bellezza sviluppa la conoscenza, crea senso di appartenenza e d’identità, rende riconoscibili e fruibili i luoghi di vita. Un caso di studio sarà a dimostrazione dell’applicazione questi principi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.