Tempi dell’eros, tempi del bíos. A partire da “Settimo cielo” di Andreas Dresen

This paper presents a further example of “hermeneutics of the filmic text” (this time of the filmic context) devoted to Andreas Dresen’s “Wolke 9” (2008), the story of a love triangle among three people over 70. Beyond its immediate and obvious meaning – sex in the Third Age –, the “scandalous” character of the film is to be found in its description of an epochal phenomenon which becomes a moral dilemma: the questioning of the ontological status of Eros and Bios in our times, brought about by technology in its role as the current “subject of history”.

Queste pagine propongono un ulteriore esempio di “ermeneutica del testo filmico”, dedicato all’analisi di “Settimo cielo” (“Wolke 9”) di Andreas Dresen (2008). Al di là del suo aspetto più evidente (il film inscena la questione dell’amore, e del sesso, nella terza età), il carattere autenticamente “scandaloso” dell’opera sta nella sua descrizione di un fenomeno epocale che assume i caratteri di un dilemma morale. Si tratta della questione dello statuto ontologico dell’Eros e del Bios nel nostro tempo, a partire dal dato di fatto della tecnica come “attuale soggetto della storia”.