Semplicità, leggerezza, identità, sono gli obiettivi progettuali del nuovo edificio. Il desiderio di ridurre fisicamente e percettivamente l’impatto del palazzetto si è anche concretizzato in un progetto che vede semplicità e leggerezza quali principi compositivi e che lavora su una progressiva smaterializzazione dal basso verso l’alto. Basamento Gli spogliatoi e il basamento sono costituiti da in pannelli prefabbricati di cemento stampato, adatti ad inserirsi nel terreno, e danno vita a un volume compatto, interrotto solo in corrispondenza dell’accesso riservato agli atleti. Volume. Sul basamento si posa un volume leggero, traslucido, in vetro acidato e alluminio, interrotto in corrispondenza dell’accesso principale, che di giorno inonda lo spazio interno di luce diffusa (riducendo sensibilmente i consumi) e di notte irradia luminosità soffusa, trasformandolo in una delicata lanterna che veglia sul luogo. Copertura. Una rete leggera con rampicanti a impatto leggero e gradevole alla vista cela e protegge gli spazi per l’attività all’aperto. Un progetto pensato per strati, costruito off-site e assemblato in cantiere interamente a secco, costituisce il principale aspetto innovativo. Efficienza del sistema disperdente ed efficacia del progetto architettonico sintetizzano il metodo per innovare il processo. Al fine di perseguire l’efficienza energetica, sono stati considerati diversi fattori: la localizzazione, l’esposizione, l’inerzia e la coibentazione, l’attenta collocazione delle aperture. A queste sono state affiancate la sensibilità nei confronti dell’ambiente (azzeramento dei “gas serra”), l’utilizzo delle tecnologie più adatte e l’attenzione particolare nei confronti dell’identità dell’architettura e delle sue capacità di instaurare una “relazione naturale” tra uomo, spazio e natura: una progettazione a strati di componenti costruiti off-site, per consentire la loro intercambiabilità e adattabilità alle nuove tecnologie e ai cambiamenti in atto. Una progettazione per strati presuppone che il progetto sia pensato in funzione del suo assemblaggio e successivo disassemblaggio: pensare pertanto a componenti che possono essere costruite off-site e successivamente montate in cantiere. Un processo off-site permette di rendere rapido il processo di costruzione, lavorare in un ambiente chiuso e controllato su cui il clima non ha incidenza, progettare con esattezza, riducendo gli errori e la produzione di materiali di scarto. Una progettazione per strati può trasformare l’architettura da sistema immutabile e lineare in sistema semplice, adattabile, economicamente circolare, pensato come la natura. Dalla culla alla culla invece che dalla culla alla tomba. Utilizzare componenti che possano ritornare nel ciclo produttivo, per costruire edifici che, come alberi, siano capaci di rigenerarsi più volte prima di terminare la loro vita.

CONCORSO DI PROGETTAZIONE A DUE GRADI LAVORI PER LA COSTRUZIONE DI UN PALAZZETTO DELLO SPORT COMUNALE IN VIA DELL'11 SETTEMBRE - CASALBORDINO (CH)- Terzo Premio

Rinaldi Andrea;
2022

Abstract

Semplicità, leggerezza, identità, sono gli obiettivi progettuali del nuovo edificio. Il desiderio di ridurre fisicamente e percettivamente l’impatto del palazzetto si è anche concretizzato in un progetto che vede semplicità e leggerezza quali principi compositivi e che lavora su una progressiva smaterializzazione dal basso verso l’alto. Basamento Gli spogliatoi e il basamento sono costituiti da in pannelli prefabbricati di cemento stampato, adatti ad inserirsi nel terreno, e danno vita a un volume compatto, interrotto solo in corrispondenza dell’accesso riservato agli atleti. Volume. Sul basamento si posa un volume leggero, traslucido, in vetro acidato e alluminio, interrotto in corrispondenza dell’accesso principale, che di giorno inonda lo spazio interno di luce diffusa (riducendo sensibilmente i consumi) e di notte irradia luminosità soffusa, trasformandolo in una delicata lanterna che veglia sul luogo. Copertura. Una rete leggera con rampicanti a impatto leggero e gradevole alla vista cela e protegge gli spazi per l’attività all’aperto. Un progetto pensato per strati, costruito off-site e assemblato in cantiere interamente a secco, costituisce il principale aspetto innovativo. Efficienza del sistema disperdente ed efficacia del progetto architettonico sintetizzano il metodo per innovare il processo. Al fine di perseguire l’efficienza energetica, sono stati considerati diversi fattori: la localizzazione, l’esposizione, l’inerzia e la coibentazione, l’attenta collocazione delle aperture. A queste sono state affiancate la sensibilità nei confronti dell’ambiente (azzeramento dei “gas serra”), l’utilizzo delle tecnologie più adatte e l’attenzione particolare nei confronti dell’identità dell’architettura e delle sue capacità di instaurare una “relazione naturale” tra uomo, spazio e natura: una progettazione a strati di componenti costruiti off-site, per consentire la loro intercambiabilità e adattabilità alle nuove tecnologie e ai cambiamenti in atto. Una progettazione per strati presuppone che il progetto sia pensato in funzione del suo assemblaggio e successivo disassemblaggio: pensare pertanto a componenti che possono essere costruite off-site e successivamente montate in cantiere. Un processo off-site permette di rendere rapido il processo di costruzione, lavorare in un ambiente chiuso e controllato su cui il clima non ha incidenza, progettare con esattezza, riducendo gli errori e la produzione di materiali di scarto. Una progettazione per strati può trasformare l’architettura da sistema immutabile e lineare in sistema semplice, adattabile, economicamente circolare, pensato come la natura. Dalla culla alla culla invece che dalla culla alla tomba. Utilizzare componenti che possano ritornare nel ciclo produttivo, per costruire edifici che, come alberi, siano capaci di rigenerarsi più volte prima di terminare la loro vita.
2022
Semplicità, leggerezza, identità, palasport
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2503832
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