Archaeozoological analysis of the fauna remains from the suburban area di Tridentum - During the excavation carried out in 2009 in the site of Via Tommaso Gar (TN), under the direction of the Soprintendenza per i Beni Culturali per la Provincia Autonoma di Trento, an abundant assemblage of fauna remains was recovered and analysed in this research. The material comes from a villa located in the suburban area of Tridentum (the Roman name of Trento), dated to the first-second century AD. This study aims to investigate dietary habits and subsistence of the local population, and to verify the presence in situ of a bone workshop. A database has been created to collect anatomic, taphonomic and traceological data from the bone material. The assemblage mainly consists of the most common domestic species attested during Roman times, i.e., ovicaprids, cattle, domestic pigs, avifauna (mainly remains of rooster long bones) and equids. The scarcity of weathering and the low degree of biological modifications on the bones’ surface has facilitated the interpretation of anthropic marks left by butchery activities or related to the production of artifacts. In our study, we focused on the exploitation of fauna as a food resource and as a source of secondary product. Even if the presence of a bone workshop remains difficult to assert, data regarding the manufacturing of bone artifacts and their use were recorded.

Lo scavo svoltosi nel 2009 presso il sito di Via Tommaso Gar (TN), sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Culturali per la Provincia Autonoma di Trento, ha restituito una cospicua quantità di materiale faunistico, sulla quale è stato svolto lo studio di seguito presentato. Il materiale proviene da una villa situata nell’area suburbana della Tridentum di epoca romana, la cui fase d’uso di interesse del campione è databile al I-II secolo d.C.. Lo scopo della ricerca è stato quello di indagare le abitudini alimentari e di sussistenza della popolazione locale, nonché verificare la presenza di attività produttive in situ per quanto riguarda l’industria su osso. Lo studio si è svolto a partire dalla creazione di un database in cui sono stati raccolti tutti i dati inerenti alle informazioni anatomiche, tafonomiche e tracceologiche del campione. Tali dati riguardano principalmente le usuali specie domestiche attestate nei siti di epoca romana che, in questo caso risultano essere, in ordine di abbondanza, Caprovini, Bovini, Suini, con sporadica presenza di Avifauna (principalmente resti di ossa lunghe di gallo) e di Equidi. Di particolare interesse, data la quasi totale assenza di weathering e il basso grado di alterazione biologica delle superfici ossee del campione, è stata la lettura delle tracce antropiche di macellazione e di quelle relative alla lavorazione per la produzione di manufatti. Sono state fatte, quindi, considerazioni riguardo allo sfruttamento della fauna quale risorsa alimentare e quale fonte di prodotti secondari. Non è stato, invece, possibile verificare la presenza di un’officina per la produzione di manufatti in osso lavorato benché si siano potuti ottenere numerosi dati circa le modalità di lavorazione e la destinazione d’uso degli oggetti.

Studio dei resti faunistici dal contesto suburbano di Tridentum [Archaeozoological analysis of the faunal remains from the suburban area of Tridentum]

U. Thun Hohenstein
Ultimo
2021

Abstract

Archaeozoological analysis of the fauna remains from the suburban area di Tridentum - During the excavation carried out in 2009 in the site of Via Tommaso Gar (TN), under the direction of the Soprintendenza per i Beni Culturali per la Provincia Autonoma di Trento, an abundant assemblage of fauna remains was recovered and analysed in this research. The material comes from a villa located in the suburban area of Tridentum (the Roman name of Trento), dated to the first-second century AD. This study aims to investigate dietary habits and subsistence of the local population, and to verify the presence in situ of a bone workshop. A database has been created to collect anatomic, taphonomic and traceological data from the bone material. The assemblage mainly consists of the most common domestic species attested during Roman times, i.e., ovicaprids, cattle, domestic pigs, avifauna (mainly remains of rooster long bones) and equids. The scarcity of weathering and the low degree of biological modifications on the bones’ surface has facilitated the interpretation of anthropic marks left by butchery activities or related to the production of artifacts. In our study, we focused on the exploitation of fauna as a food resource and as a source of secondary product. Even if the presence of a bone workshop remains difficult to assert, data regarding the manufacturing of bone artifacts and their use were recorded.
2021
Archeozoology, Tridentum, butchery activities, bone tools, domestic fauna
Archeozoologia, Tridentum, macellazione, materie dure animali, fauna domestica
Lo scavo svoltosi nel 2009 presso il sito di Via Tommaso Gar (TN), sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Culturali per la Provincia Autonoma di Trento, ha restituito una cospicua quantità di materiale faunistico, sulla quale è stato svolto lo studio di seguito presentato. Il materiale proviene da una villa situata nell’area suburbana della Tridentum di epoca romana, la cui fase d’uso di interesse del campione è databile al I-II secolo d.C.. Lo scopo della ricerca è stato quello di indagare le abitudini alimentari e di sussistenza della popolazione locale, nonché verificare la presenza di attività produttive in situ per quanto riguarda l’industria su osso. Lo studio si è svolto a partire dalla creazione di un database in cui sono stati raccolti tutti i dati inerenti alle informazioni anatomiche, tafonomiche e tracceologiche del campione. Tali dati riguardano principalmente le usuali specie domestiche attestate nei siti di epoca romana che, in questo caso risultano essere, in ordine di abbondanza, Caprovini, Bovini, Suini, con sporadica presenza di Avifauna (principalmente resti di ossa lunghe di gallo) e di Equidi. Di particolare interesse, data la quasi totale assenza di weathering e il basso grado di alterazione biologica delle superfici ossee del campione, è stata la lettura delle tracce antropiche di macellazione e di quelle relative alla lavorazione per la produzione di manufatti. Sono state fatte, quindi, considerazioni riguardo allo sfruttamento della fauna quale risorsa alimentare e quale fonte di prodotti secondari. Non è stato, invece, possibile verificare la presenza di un’officina per la produzione di manufatti in osso lavorato benché si siano potuti ottenere numerosi dati circa le modalità di lavorazione e la destinazione d’uso degli oggetti.
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