Con il termine microalghe si intende un vasto gruppo di microrganismi fotossigenici appartenenti a taxa distinti, in grado di colonizzare svariati ambienti, anche quelli considerati estremi. Questi organismi possono, infatti, mettere in atto diversi adattamenti in risposta alle condizioni in cui si trovano e presentano, generalmente, un’elevata plasticità metabolica che gli permette di far fronte a cambiamenti anche repentini dell’ambiente circostante (Malcata et al., 2018). Molte delle molecole prodotte dalle microalghe trovano impiego in vari ambiti di interesse umano, ad es. il settore agricolo, il cosmeceutico, il nutraceutico e della green energy (e.g., Levasseur et al., 2020; Alvarez et al., 2021; Kiran & Venkata Mohan, 2021), con il vantaggio che le sostanze prodotte dalle microalghe hanno generalmente nessuno o scarso impatto ambientale rispetto alle loro controparti di sintesi chimica. Inoltre, la produzione di microalghe richiede, solitamente, un limitato consumo di risorse e può essere condotta anche sfruttando sostanze di scarto (e.g. Shahid et al., 2020). In questo contesto è stato recentemente co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo REACT EU – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020, a titolarità del Ministero dell’Università e della Ricerca, un progetto dal titolo “Potenzialità biotecnologiche delle microalghe per la sostenibilità ambientale”, il cui scopo è analizzare diversi ceppi microalgali, caratterizzarli e valutarne la crescita in laboratorio, per poterli impiegare in diversi settori di interesse antropico. All’interno del progetto si considereranno sia ceppi microalgali già presenti presso collezioni pubbliche o private, che ceppi isolati ex-novo dall’ambiente, con particolare attenzione all’ambiente marino. Sono stati, quindi, effettuati campionamenti nella zona del Lido di Spina, Comacchio (FE), andando a prelevare campioni d’acqua sia lungo la costa che da bacini d’acqua interni. Una volta in laboratorio, i campioni d’acqua sono stati processati e utilizzati per l’isolamento di diversi ceppi microalgali. Tra i ceppi isolati è risultata particolarmente interessante una microalga verde coccoide, temporaneamente denominata ceppo KS2, presente in un campione d’acqua prelevato da uno dei bacini interni, della cui caratterizzazione verranno qui presentati i primi dati. La microalga è stata sottoposta ad un approccio di tipo polifasico, comprendente analisi molecolari basate sul gene 18S rRNA e sullo spaziatore intergenico trascritto 18S-28S ITS rRNA, analisi morfologiche ed ultrastrutturali, mediante microscopia ottica ed elettronica (SEM e TEM), e analisi biochimiche (es. pigmenti, polisaccaridi, proteine), nonché la valutazione della crescita del microorganismo in condizioni di laboratorio.

Dati preliminari su una microalga verde isolata dal Lido di Spina (Comacchio, Ferrara)

K. Sciuto
;
Sfriso A.;M. A. Wolf;C. Munari;M. Mistri;
2022

Abstract

Con il termine microalghe si intende un vasto gruppo di microrganismi fotossigenici appartenenti a taxa distinti, in grado di colonizzare svariati ambienti, anche quelli considerati estremi. Questi organismi possono, infatti, mettere in atto diversi adattamenti in risposta alle condizioni in cui si trovano e presentano, generalmente, un’elevata plasticità metabolica che gli permette di far fronte a cambiamenti anche repentini dell’ambiente circostante (Malcata et al., 2018). Molte delle molecole prodotte dalle microalghe trovano impiego in vari ambiti di interesse umano, ad es. il settore agricolo, il cosmeceutico, il nutraceutico e della green energy (e.g., Levasseur et al., 2020; Alvarez et al., 2021; Kiran & Venkata Mohan, 2021), con il vantaggio che le sostanze prodotte dalle microalghe hanno generalmente nessuno o scarso impatto ambientale rispetto alle loro controparti di sintesi chimica. Inoltre, la produzione di microalghe richiede, solitamente, un limitato consumo di risorse e può essere condotta anche sfruttando sostanze di scarto (e.g. Shahid et al., 2020). In questo contesto è stato recentemente co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo REACT EU – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020, a titolarità del Ministero dell’Università e della Ricerca, un progetto dal titolo “Potenzialità biotecnologiche delle microalghe per la sostenibilità ambientale”, il cui scopo è analizzare diversi ceppi microalgali, caratterizzarli e valutarne la crescita in laboratorio, per poterli impiegare in diversi settori di interesse antropico. All’interno del progetto si considereranno sia ceppi microalgali già presenti presso collezioni pubbliche o private, che ceppi isolati ex-novo dall’ambiente, con particolare attenzione all’ambiente marino. Sono stati, quindi, effettuati campionamenti nella zona del Lido di Spina, Comacchio (FE), andando a prelevare campioni d’acqua sia lungo la costa che da bacini d’acqua interni. Una volta in laboratorio, i campioni d’acqua sono stati processati e utilizzati per l’isolamento di diversi ceppi microalgali. Tra i ceppi isolati è risultata particolarmente interessante una microalga verde coccoide, temporaneamente denominata ceppo KS2, presente in un campione d’acqua prelevato da uno dei bacini interni, della cui caratterizzazione verranno qui presentati i primi dati. La microalga è stata sottoposta ad un approccio di tipo polifasico, comprendente analisi molecolari basate sul gene 18S rRNA e sullo spaziatore intergenico trascritto 18S-28S ITS rRNA, analisi morfologiche ed ultrastrutturali, mediante microscopia ottica ed elettronica (SEM e TEM), e analisi biochimiche (es. pigmenti, polisaccaridi, proteine), nonché la valutazione della crescita del microorganismo in condizioni di laboratorio.
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