RIASSUNTO: L’Altopiano del Cansiglio conserva testimonianze eccezionali dell’evoluzione climatico-ambientale del Tardoglaciale e della presenza di gruppi di cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici che lo frequentarono intensamente fin dal Paleolitico medio. Ricerche archeologiche e paleoambientali condotte a partire dal 1993 dall'Università degli Studi di Ferrara hanno individuato i siti all’aperto epigravettiani di Palughetto, Bus de La Lum e, recentemente, grotta Landro e Riparo Cornesega, e quelli mesolitici di versante Lissandri e altre località. Ad esclusione del Landro e di Cornesega, in questi siti, manufatti litici (nuclei, prodotti della scheggiatura, strumenti e armature) e carboni rappresentano le uniche classi di reperti conservate. Significativo è il ritrovamento ai bordi della torbiera del Palughetto di un ripostiglio composto da blocchi di selce testati per la scheggiatura. Ricerche paleobotaniche condotte nel bacino intermorenico del Palughetto hanno permesso di ricostruire l’evoluzione paleoambientale dei questo settore dell’area prealpina al termine dell’ultima glaciazione, contribuendo ad approfondire le conoscenze sul rapporto uomo – ambiente durante un periodo segnato da profondi cambiamenti climatico-ecologico.
Altopiano del Cansiglio (BL, PN, TV)
Peresani, Marco;Visentin, Davide
2022
Abstract
RIASSUNTO: L’Altopiano del Cansiglio conserva testimonianze eccezionali dell’evoluzione climatico-ambientale del Tardoglaciale e della presenza di gruppi di cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici che lo frequentarono intensamente fin dal Paleolitico medio. Ricerche archeologiche e paleoambientali condotte a partire dal 1993 dall'Università degli Studi di Ferrara hanno individuato i siti all’aperto epigravettiani di Palughetto, Bus de La Lum e, recentemente, grotta Landro e Riparo Cornesega, e quelli mesolitici di versante Lissandri e altre località. Ad esclusione del Landro e di Cornesega, in questi siti, manufatti litici (nuclei, prodotti della scheggiatura, strumenti e armature) e carboni rappresentano le uniche classi di reperti conservate. Significativo è il ritrovamento ai bordi della torbiera del Palughetto di un ripostiglio composto da blocchi di selce testati per la scheggiatura. Ricerche paleobotaniche condotte nel bacino intermorenico del Palughetto hanno permesso di ricostruire l’evoluzione paleoambientale dei questo settore dell’area prealpina al termine dell’ultima glaciazione, contribuendo ad approfondire le conoscenze sul rapporto uomo – ambiente durante un periodo segnato da profondi cambiamenti climatico-ecologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.