Nei dipartimenti ricerca e sviluppo dell’industria alimentare si investe davvero molto an- che sul confezionamento dei prodotti, che ha assunto un’importanza decisiva sul piano dello stimolo all’acquisto, oltre alla tradizionale funzione di proteggere gli alimenti per conservarne le proprietà fino al consumo. Il packaging merita dunque un approfondimento a parte in questo capitolo. Il packaging è del resto oggetto di particolare attenzione anche da parte dei legislatori europeo e nazionale. Le ragioni di tale attenzione risiedono nelle plurime funzioni pratiche e tecniche che ri- vestono i sistemi di conservazione e offerta degli alimenti confezionati al pubblico dei consumatori. Un particolare rilievo viene dato al design come interessante (sebbene ancora poco frequentato) strumento di tutela del confezionamento alimentare. Vedremo così gli aspetti giuridici utili per inqua- drare correttamente anche l’ammortamento dei costi sostenuti e l’eventuale applicabilità di regimi fiscali promozionali per la ricerca e l’innovazione. Più in generale, ci occuperemo anche di imballaggio generico, il cui impiego nel ciclo produttivo condiziona l’aspetto contabile e a ruota i riflessi fiscali. Esistono infatti imballaggi che devono essere contabilizzati separatamente, generando costi, ricavi o posizioni debitorie e creditorie; imballaggi compresi nel prezzo di vendita o di acquisto; ed imballaggi riutilizzabili. Un aspetto particolare è dato dalla presenza della cauzione nel caso gli imballaggi siano restituibili. La presentazione dei prodotti al pubblico genera infine un utilizzo crescente di materiale destinato poi a divenire scarto, provocando un’esigenza di smaltimento. Il problema è le aziende produttrici sono restie a sostenere costi per la salvaguardia ambientale, cui una larga parte dei consumatori ancora dà scarso valore. Per la questione ambientale è dunque necessario un intervento pubblico, che può consistere nella promozione dei consorzi obbligatori per lo smaltimento, ma anche in un intervento diretto sui processi di confezionamento, vietando l’utilizzazione di determinati contenitori, o imponendo contenitori riutilizzabili, come le bottiglie in vetro di una volta o i cartoni riutilizzabili per i generi alimentari. In questo contesto si inseriscono i temi del contributo Conai e della recente proposta di introduzione di una Plastic tax nel nostro Paese.

Il confezionamento dei prodotti alimentari

francesco crovato
2021

Abstract

Nei dipartimenti ricerca e sviluppo dell’industria alimentare si investe davvero molto an- che sul confezionamento dei prodotti, che ha assunto un’importanza decisiva sul piano dello stimolo all’acquisto, oltre alla tradizionale funzione di proteggere gli alimenti per conservarne le proprietà fino al consumo. Il packaging merita dunque un approfondimento a parte in questo capitolo. Il packaging è del resto oggetto di particolare attenzione anche da parte dei legislatori europeo e nazionale. Le ragioni di tale attenzione risiedono nelle plurime funzioni pratiche e tecniche che ri- vestono i sistemi di conservazione e offerta degli alimenti confezionati al pubblico dei consumatori. Un particolare rilievo viene dato al design come interessante (sebbene ancora poco frequentato) strumento di tutela del confezionamento alimentare. Vedremo così gli aspetti giuridici utili per inqua- drare correttamente anche l’ammortamento dei costi sostenuti e l’eventuale applicabilità di regimi fiscali promozionali per la ricerca e l’innovazione. Più in generale, ci occuperemo anche di imballaggio generico, il cui impiego nel ciclo produttivo condiziona l’aspetto contabile e a ruota i riflessi fiscali. Esistono infatti imballaggi che devono essere contabilizzati separatamente, generando costi, ricavi o posizioni debitorie e creditorie; imballaggi compresi nel prezzo di vendita o di acquisto; ed imballaggi riutilizzabili. Un aspetto particolare è dato dalla presenza della cauzione nel caso gli imballaggi siano restituibili. La presentazione dei prodotti al pubblico genera infine un utilizzo crescente di materiale destinato poi a divenire scarto, provocando un’esigenza di smaltimento. Il problema è le aziende produttrici sono restie a sostenere costi per la salvaguardia ambientale, cui una larga parte dei consumatori ancora dà scarso valore. Per la questione ambientale è dunque necessario un intervento pubblico, che può consistere nella promozione dei consorzi obbligatori per lo smaltimento, ma anche in un intervento diretto sui processi di confezionamento, vietando l’utilizzazione di determinati contenitori, o imponendo contenitori riutilizzabili, come le bottiglie in vetro di una volta o i cartoni riutilizzabili per i generi alimentari. In questo contesto si inseriscono i temi del contributo Conai e della recente proposta di introduzione di una Plastic tax nel nostro Paese.
2021
9788891649966
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