Via Vitruvio. Sguardi all’orizzonte. Firmitas-Utilitas-Venustas e le sette perpetuità

Il contributo indaga firmitas, utilitas, venustas come componenti appartenenti alla sfera razionale di conoscenza culturale ed irrazionale per la bellezza, da non caricare di validità perché principi ovvi, ma matrice sostituibile nell'ordine di novità, spettacolarità e atopicità, strumento di verifica per il progetto come prefigurazione dell'antico attraverso la bellezza che si mostra in cantiere, e come lettura dei fenomeni globali tra ambiente, paesaggio e memoria. Nel pensiero contemporaneo la triade ha un ampio ambito di speculazione, perché considerata al contempo insieme unico ed indissolubile, integrabile, che può assumere nuova logica, ordine, come processo curvo, circolare e interattivo. Sostituibile nei termini di programma, comunicazione e tecnica. Processi e metodi del progetto che si integrano ai punti individuati dalla rilettura dell'antico testo di Vitruvio, punti che congiungono passato e presente, e che rafforzano i valore di noti meccanismi del progetto architettonico, riscontrabile in ogni tempo, quello contemporaneo e quello futuro.