Il volume raccoglie i contributi di ricerca frutto di una lunga sperimentazione sviluppata negli anni sui temi del Progetto e del Disegno per la progettazione architettonica. Il tema centrale – le connessioni tra progetto e rappresentazione nelle diverse fasi dello sviluppo progettuale – è declinato attraverso tre diversi scorci prospettici: Composizione Architettonica, Teorie della Ricerca Architettonica Contemporanea, Disegno dell’Architettura. Il Disegno come fulcro e baricentro del processo progettuale viene preso in esame, inteso come principale strumento di rappresentazione di ciò che ancora non abbiamo, e che necessita di pensiero, esecuzione e pratica errabonda, per guidare le azioni del pensare, conoscere, fare. La riflessione esplora le attuali integrazioni tra manuale e digitale, tra disegno tradizionale e tecnologie informatiche, fondando le radici nella dimensione fisica dell’atto del disegno, momento euristico di stimolo alla creatività e supporto al processo di conformazione dello spazio. Spazio di sperimentazione e simulazione dinamica esso stesso, il Disegno guida l’evoluzione del progetto di architettura e il suo controllo e verifica attraverso elaborazioni grafiche bidimensionali e tridimensionali, in cui ogni fase necessita di una modalità di comunicazione specifica, che trova nel disegno le singole declinazioni. Sia come momento di analisi dell’esistente, che come processo di prefigurazione progettuale, il Disegno è uno strumento dal grande potere critico, e un immenso spazio di ricerca. Come afferma Franco Purini: “Il Disegno, che è una modalità della scrittura, è per me non tanto uno strumento rappresentativo quanto una forma primaria del pensiero. Chi disegna secondo questa concezione sa che la ricerca grafica, perché sia veramente tale, esige tre condizioni. Esse sono l’ossessione che deve essere disciplinata dalla ragione; una continuità nel lavoro; l’andare sempre oltre ciò che si è previsto di esprimere attraverso le immagini. Tutto ciò all’interno di una necessaria visionarietà accompagnata da un’intenzionalità utopica. Senza queste tre componenti, più uno sfondo, il Disegno, quello vero, non esiterebbe”.
Progetto e Rappresentazione. Il Disegno per la Progettazione Architettonica
Andrea RinaldiWriting – Original Draft Preparation
;Federica Maietti
Writing – Original Draft Preparation
;Valentina RadiWriting – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Il volume raccoglie i contributi di ricerca frutto di una lunga sperimentazione sviluppata negli anni sui temi del Progetto e del Disegno per la progettazione architettonica. Il tema centrale – le connessioni tra progetto e rappresentazione nelle diverse fasi dello sviluppo progettuale – è declinato attraverso tre diversi scorci prospettici: Composizione Architettonica, Teorie della Ricerca Architettonica Contemporanea, Disegno dell’Architettura. Il Disegno come fulcro e baricentro del processo progettuale viene preso in esame, inteso come principale strumento di rappresentazione di ciò che ancora non abbiamo, e che necessita di pensiero, esecuzione e pratica errabonda, per guidare le azioni del pensare, conoscere, fare. La riflessione esplora le attuali integrazioni tra manuale e digitale, tra disegno tradizionale e tecnologie informatiche, fondando le radici nella dimensione fisica dell’atto del disegno, momento euristico di stimolo alla creatività e supporto al processo di conformazione dello spazio. Spazio di sperimentazione e simulazione dinamica esso stesso, il Disegno guida l’evoluzione del progetto di architettura e il suo controllo e verifica attraverso elaborazioni grafiche bidimensionali e tridimensionali, in cui ogni fase necessita di una modalità di comunicazione specifica, che trova nel disegno le singole declinazioni. Sia come momento di analisi dell’esistente, che come processo di prefigurazione progettuale, il Disegno è uno strumento dal grande potere critico, e un immenso spazio di ricerca. Come afferma Franco Purini: “Il Disegno, che è una modalità della scrittura, è per me non tanto uno strumento rappresentativo quanto una forma primaria del pensiero. Chi disegna secondo questa concezione sa che la ricerca grafica, perché sia veramente tale, esige tre condizioni. Esse sono l’ossessione che deve essere disciplinata dalla ragione; una continuità nel lavoro; l’andare sempre oltre ciò che si è previsto di esprimere attraverso le immagini. Tutto ciò all’interno di una necessaria visionarietà accompagnata da un’intenzionalità utopica. Senza queste tre componenti, più uno sfondo, il Disegno, quello vero, non esiterebbe”.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.