Site functional variability and settlement systems in the Sauveterrian (Southern France and Northern Italy)

Early Mesolithic technology is generally perceived as the result of a small technical investment in lithic tool manufacture and use. In this paper, it is argued that such perception is primarily the result of low archaeological visibility. By using a combined techno-functional approach to study two Early Mesolithic (Sauveterrian) flaked assemblages from Southern France and North-eastern Italy, it was possible to gain a deeper insight into the technological systems of the last European prehistoric hunter-gatherer groups. By contextualising and comparing these two sites with available regional evidence, it was possible to get a glimpse of the high functional variability of the known sites and the complexity of the Sauveterrian settlement system. In this scenario, it seems that the current Early Mesolithic evidence of the region, although relatively abundant with respect to earlier prehistoric periods and neighbouring territories, is still partially biased by research activities. Past excavations, in fact, mostly allowed exploring hunting-specialised sites that are undoubtedly significant for the reconstruction of Mesolithic lifeways but, at the same time, only represent a part of the complex Sauveterrian logistical settlement system.

La tecnologia del Mesolitico antico è in genere percepita come il risultato di un basso investimento tecnico nella produzione e uso degli strumenti litici. In questo articolo viene proposto che tale percezione sia da imputarsi primariamente ad un problema di visibilità archeologica. Tramite l’applicazione di un approccio tecno-funzionale combinato allo studio di due insiemi litici del Mesolitico antico (Sauveterriano) provenienti dalla Francia meridionale e dall’Italia nord-orientale, è stato possibile comprendere in maniera più approfondita i sistemi tecnici degli ultimi gruppi di cacciatori- raccoglitori preistorici. Contestualizzando e confrontando questi siti con il record archeologico regionale è stato possibile percepire la grande variabilità funzionale dei siti noti e la complessità del sistema insediativo Sauveterriano. In questo scenario, è possibile affermare che l’insieme di siti noti riferibile a questa fase cronologica, seppur particolamente abbondante rispetto a periodi preistorici più antichi e a territori limitrofi, sia comunque influenzato dallo sviluppo delle attività di ricerca. Gli scavi svolti in passato, infatti, hanno permesso di indagare un gran numero di siti specializzati nelle attività di caccia. Questi sono sicuramente molto importanti per la ricostruzione dei modi di vita dei gruppi mesolitici ma allo stesso tempo costituiscono solo una parte del più articolato sistema insediativo logistico sauveterriano.