Questo libro affronta un tema educativo tanto importante quanto ignorato dalla Pedagogia: il tema del dolore nei suoi risvolti esistenziali e le prassi educative che devono formare chi deve orientare, nei gruppi di mutuo aiuto, a superare la sofferenza. Siamo convinti che la conoscenza si generi entro i movimenti di tensione che erompono fra il soggetto e le sue esperienze, costellando di senso la sua vita. Il dolore è uno spazio nel quale sostare pedagogicamente, ci ricorda Paola Bastianoni, perché qui si genera una conoscenza che si irradia in tutti gli ambiti dell’avventura umana. La sofferenza, che rappresenta un processo inevitabile, attiva forze che devono essere coscientizzate e orientate. Nel loro configurarsi si sostanzia l’atto del conoscere che è, ad un tempo, comprensione del reale e costruzione della coscienza. La riflessione su questo fenomeno ci può svelare il modo in cui la questione si è posta come fenomeno culturale nei differenti contesti sociali e può mettere in luce, come ci insegna Foucault, i momenti di rottura che segnano salti processuali 7 Prefazione Il lato dolente dell’educazione ––––––––––––––––––––––––––– Miguel Beas Miranda Università di Granada (Spagna) nella sua evoluzione. In questi momenti di rottura è infatti possibile, per il filosofo francese, individuare i congegni del potere che stabiliscono le pratiche di esclusione, di discriminazione, di rieducazione (Foucault, 1977). Tali prassi si sono determinate attraverso la legittimazione di retoriche sociali, di discorsi, che stabilivano il limite fra accettabilità e insensatezza, ovvero fra la verità del linguaggio razionale – denso di significati e produttore di storia – ed il parlare informe dell’emozione. Qui noi individuiamo una radice del dolore, della sofferenza, della solitudine che sigla nella tragedia una buona parte dell’esperienza umana. Una tragedia alla quale, come sostiene Foucault, i meccanismi biopolitici del potere forniscono una solida struttura di protezione sociale che, tuttavia, non aiuta a lenirla. La proposta di questo volume è proprio in un’opera di diafanizzazione delle istanze della sofferenza. È questo il significato di quel “sostare” tanto evocativo che annuncia il titolo di questo bel saggio

Narrare il dolore. Esperienze formative rivolte ai facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto

Bastianoni
2022

Abstract

Questo libro affronta un tema educativo tanto importante quanto ignorato dalla Pedagogia: il tema del dolore nei suoi risvolti esistenziali e le prassi educative che devono formare chi deve orientare, nei gruppi di mutuo aiuto, a superare la sofferenza. Siamo convinti che la conoscenza si generi entro i movimenti di tensione che erompono fra il soggetto e le sue esperienze, costellando di senso la sua vita. Il dolore è uno spazio nel quale sostare pedagogicamente, ci ricorda Paola Bastianoni, perché qui si genera una conoscenza che si irradia in tutti gli ambiti dell’avventura umana. La sofferenza, che rappresenta un processo inevitabile, attiva forze che devono essere coscientizzate e orientate. Nel loro configurarsi si sostanzia l’atto del conoscere che è, ad un tempo, comprensione del reale e costruzione della coscienza. La riflessione su questo fenomeno ci può svelare il modo in cui la questione si è posta come fenomeno culturale nei differenti contesti sociali e può mettere in luce, come ci insegna Foucault, i momenti di rottura che segnano salti processuali 7 Prefazione Il lato dolente dell’educazione ––––––––––––––––––––––––––– Miguel Beas Miranda Università di Granada (Spagna) nella sua evoluzione. In questi momenti di rottura è infatti possibile, per il filosofo francese, individuare i congegni del potere che stabiliscono le pratiche di esclusione, di discriminazione, di rieducazione (Foucault, 1977). Tali prassi si sono determinate attraverso la legittimazione di retoriche sociali, di discorsi, che stabilivano il limite fra accettabilità e insensatezza, ovvero fra la verità del linguaggio razionale – denso di significati e produttore di storia – ed il parlare informe dell’emozione. Qui noi individuiamo una radice del dolore, della sofferenza, della solitudine che sigla nella tragedia una buona parte dell’esperienza umana. Una tragedia alla quale, come sostiene Foucault, i meccanismi biopolitici del potere forniscono una solida struttura di protezione sociale che, tuttavia, non aiuta a lenirla. La proposta di questo volume è proprio in un’opera di diafanizzazione delle istanze della sofferenza. È questo il significato di quel “sostare” tanto evocativo che annuncia il titolo di questo bel saggio
2022
9788867609192
formazione, interdisciplinarietà, disagio relazionale, educazione degli adulti, innovazione
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