La famosa miniatura del Liber ad honorem Augusti, con la cittadinanza in lutto per la morte di Guglielmo II, ben descrive la Palermo del XII secolo, una città cosmopolita in cui convivevano lingue, culture e religioni diverse. Gli Altavilla, e in particolare re Ruggero II, promossero un programma culturale che rispecchiasse questa koiné mediterranea. La scelta retorica di utilizzare artisti arabi per creare l'immagine di una corte lussuosa e cosmopolita, mentre l'arte bizantina sottolineava il ruolo di pius rex christianus di Ruggero, sostenne e legittimò le sue aspirazioni politiche. Muovendo dal pannello a mosaico della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, in cui il sovrano è rappresentato mentre viene incoronato da Cristo con il loros bizantino, e attraverso l’analisi di due manoscritti conservati presso la Biblioteca nazionale marciana di Venezia - l'Homerus Venetus A (Marc. gr. Z. 454) e il Vangelo greco-arabo (Marc. gr. Z. 539) - l’articolo indaga l'uso politico dell'arte durante il regno di Ruggero II e le motivazioni ideologiche che influenzarono la politica artistica del sovrano.
Considerazioni sopra due manoscritti della Biblioteca Marciana di Venezia (Homerus Venetus А е Marc. gr. 539), alla luce della politica artistica nella Palermo normanna
Lovino, F.
2014
Abstract
La famosa miniatura del Liber ad honorem Augusti, con la cittadinanza in lutto per la morte di Guglielmo II, ben descrive la Palermo del XII secolo, una città cosmopolita in cui convivevano lingue, culture e religioni diverse. Gli Altavilla, e in particolare re Ruggero II, promossero un programma culturale che rispecchiasse questa koiné mediterranea. La scelta retorica di utilizzare artisti arabi per creare l'immagine di una corte lussuosa e cosmopolita, mentre l'arte bizantina sottolineava il ruolo di pius rex christianus di Ruggero, sostenne e legittimò le sue aspirazioni politiche. Muovendo dal pannello a mosaico della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, in cui il sovrano è rappresentato mentre viene incoronato da Cristo con il loros bizantino, e attraverso l’analisi di due manoscritti conservati presso la Biblioteca nazionale marciana di Venezia - l'Homerus Venetus A (Marc. gr. Z. 454) e il Vangelo greco-arabo (Marc. gr. Z. 539) - l’articolo indaga l'uso politico dell'arte durante il regno di Ruggero II e le motivazioni ideologiche che influenzarono la politica artistica del sovrano.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.