Un osso con incisioni di tipo paleolitico del Mas d’Azil conservato al Museo Civico di Luino (VA): una revisione critica

On the occasion of the dismantling of the Civic Museum of Luino (VA) and the elaboration of the new catalogue of the exhibited material to be included in the collection of the Museum of Clivio (VA), the Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese decided to analyse a bone fragment, into which two bovid figures were engraved. The bone fragment, deposited by Ferrante Rittatore von Willer to Prof. Astini on June 28th 1968, has an original recording documentation which reports the provenance of the piece from the French site of Mas d’Azil and its chronology, which is considered to be “Magdalenian”. In 2018, on behalf of the Soprintendenza, a review of the object was undertaken in order to confirm the authenticity of the engraved graphic signs. The analysis involved the complete collection of the graphic recording documentation, the microscopic analysis of the engraved signs to define the groove morphology and to understand the relationships among the superficial elements, i.e. patina, fractures and sediment, last, to put the finding into the frame of the site history of the site of provenance. So we conclude recognising that the engraved figures are fake, possibly done on a fossil bone.

In occasione della dismissione del Museo Civico di Luino (VA) e della nuova catalogazione del materiale esposto per l’inclusione nelle collezioni del Museo di Clivio (VA), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese ha voluto analizzare un frammento osseo esposto, sul quale sono incise due figure di bovide. Questo frammento osseo, depositato da Ferrante Rittatore von Willer al Prof. Astini il 28 giugno 1968, è accompagnato da una documentazione originale di riferimento che riporta la provenienza del reperto dal sito francese del Mas d’Azil e attribuisce la sua cronologia a una età “Maddaleniana”. Nel 2018, su incarico della Soprintendenza si è proceduto alla revisione dell’oggetto per confermare l’autenticità dei segni grafici incisi. Le analisi hanno richiesto la produzione di materiale grafico, l’analisi microscopica dei tratti incisi per stabilire la morfologia dei solchi e per comprendere le varie relazioni tra gli elementi superficiali, ovvero patina, fratture e sedimento, e infine la contestualizzazione del reperto nella storia degli studi del sito di provenienza. E’ stata accertata la falsità delle figure incise, determinando che esse sono state realizzate su un osso fossile.