Ci sembra significativo iniziare la nostra indagine sulla popolazione Kuna a partire dalla República de Tule, “Repubblica della Gente” appunto, che durò solo due giorni durante la ribellione del 1925. Eppure, su questo tempo effimero si possono dire molte cose e individuare una tendenza di comportamenti e scelte che parlano della natura di una comunità, che ha lottato strenuamente per l’affermazione della propria indipendenza facendone il perno di una formazione umana fondata ancor oggi sulla partecipazione alla vita politica e sociale. La loro è una storia di migrazioni e adattamenti al cambiamento, dove lo spirito combattivo è cifra preponderante anche quando si tenta, a più riprese, di “civilizzarli” secondo le discutibili pratiche occidentali. La vita comunitaria kuna presenta il proprio fondamento formativo su tre elementi culturali strettamente collegati tra loro: democrazia, sacralità, partecipazione. Ogni cittadino è tenuto a comprendere, relativamente al primo elemento, che la sovranità spetta al popolo. Rispetto al secondo, seguendo l’esempio dei sailas, non vi è politica adeguata a risolvere i problemi senza mantenere profonde radici nella concezione sacrale, olistica, del vivente. Infine, la stessa sopravvivenza della comunità, nella sua identità e indipendenza, può essere garantita solo dalla partecipazione attiva e consapevole dei soggetti umani che la compongono.
La "Repubblica della gente" e altri sogni : Formazione e autonomia presso i Kuna di Panama
Anita, Gramigna
Primo
2022
Abstract
Ci sembra significativo iniziare la nostra indagine sulla popolazione Kuna a partire dalla República de Tule, “Repubblica della Gente” appunto, che durò solo due giorni durante la ribellione del 1925. Eppure, su questo tempo effimero si possono dire molte cose e individuare una tendenza di comportamenti e scelte che parlano della natura di una comunità, che ha lottato strenuamente per l’affermazione della propria indipendenza facendone il perno di una formazione umana fondata ancor oggi sulla partecipazione alla vita politica e sociale. La loro è una storia di migrazioni e adattamenti al cambiamento, dove lo spirito combattivo è cifra preponderante anche quando si tenta, a più riprese, di “civilizzarli” secondo le discutibili pratiche occidentali. La vita comunitaria kuna presenta il proprio fondamento formativo su tre elementi culturali strettamente collegati tra loro: democrazia, sacralità, partecipazione. Ogni cittadino è tenuto a comprendere, relativamente al primo elemento, che la sovranità spetta al popolo. Rispetto al secondo, seguendo l’esempio dei sailas, non vi è politica adeguata a risolvere i problemi senza mantenere profonde radici nella concezione sacrale, olistica, del vivente. Infine, la stessa sopravvivenza della comunità, nella sua identità e indipendenza, può essere garantita solo dalla partecipazione attiva e consapevole dei soggetti umani che la compongono.File | Dimensione | Formato | |
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