La Corte costituzionale con la sentenza n. 30 del 2022 ha dichiarato nuovamente illegittima la disciplina della detenzione domiciliare speciale, questa volta nella parte in cui non ammette provvedimenti concessivi d’urgenza da parte del magistrato di sorveglianza. La pronuncia, ponendo al centro delle sue argomentazioni i primari interessi dei bambini, offre spunti di riflessione sull’evolversi del concetto di preclusione, sul ruolo insostituibile del giudice nel bilanciamento tra contrapposti valori da tutelare e sui fattori in grado di compensare la sommarietà dell’accertamento provvisorio.
Interesse impellente del minore, tempi dilatati della giustizia e preclusioni normative: la Corte costituzionale ammette l'applicazione provvisoria della detenzione domiciliare speciale
Stefania Carnevale
2022
Abstract
La Corte costituzionale con la sentenza n. 30 del 2022 ha dichiarato nuovamente illegittima la disciplina della detenzione domiciliare speciale, questa volta nella parte in cui non ammette provvedimenti concessivi d’urgenza da parte del magistrato di sorveglianza. La pronuncia, ponendo al centro delle sue argomentazioni i primari interessi dei bambini, offre spunti di riflessione sull’evolversi del concetto di preclusione, sul ruolo insostituibile del giudice nel bilanciamento tra contrapposti valori da tutelare e sui fattori in grado di compensare la sommarietà dell’accertamento provvisorio.File in questo prodotto:
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