La Grotta della Ghiacciaia si trova a 250 metri di quota nei pressi della valle di Fumane, in una zona ricca di risorse litiche, che si prefigura come una delle probabili ragioni dell’occupazione del sito. Le indagini preliminari svolte negli anni 1979-1980 individuarono un deposito, suddiviso in 3 macro-unità pedo-stratigrafiche. La macro-unità 1 è risultata sterile, mentre le occupazioni antropiche nelle macro-unità 2 e 3 sono principalmente riferibili al Paleolitico Medio, con industria litica Musteriana. Gli scavi svolti nel 2021 hanno permesso di estendere l’indagine nella macro-unità 3 individuando sei unità stratigrafiche, di cui tre ricche di manufatti. US36, in particolare, si presenta di colore scuro, ricchissima di materiale archeologico, soprattutto selci, documentate a concentrazioni, soprattutto sul tetto dell’unità. Son state indagate anche le brecce cementate superficiali, conservate in un areale estremamente limitato. I manufatti, dati i caratteri laminari, sembrano confermare un’occupazione umana dal carattere sporadico inquadrabile in una fase antica del Paleolitico Superiore.

Grotta Ghiacciaia

M. Peresani
Supervision
;
U. Thun Hohenstein
Supervision
;
D. Delpiano
Investigation
;
D. Margaritora
Investigation
2021

Abstract

La Grotta della Ghiacciaia si trova a 250 metri di quota nei pressi della valle di Fumane, in una zona ricca di risorse litiche, che si prefigura come una delle probabili ragioni dell’occupazione del sito. Le indagini preliminari svolte negli anni 1979-1980 individuarono un deposito, suddiviso in 3 macro-unità pedo-stratigrafiche. La macro-unità 1 è risultata sterile, mentre le occupazioni antropiche nelle macro-unità 2 e 3 sono principalmente riferibili al Paleolitico Medio, con industria litica Musteriana. Gli scavi svolti nel 2021 hanno permesso di estendere l’indagine nella macro-unità 3 individuando sei unità stratigrafiche, di cui tre ricche di manufatti. US36, in particolare, si presenta di colore scuro, ricchissima di materiale archeologico, soprattutto selci, documentate a concentrazioni, soprattutto sul tetto dell’unità. Son state indagate anche le brecce cementate superficiali, conservate in un areale estremamente limitato. I manufatti, dati i caratteri laminari, sembrano confermare un’occupazione umana dal carattere sporadico inquadrabile in una fase antica del Paleolitico Superiore.
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