Il subcontinente indiano, a metà strada tra l’Africa e il sud-est asiatico, offre un gran potenziale per contribuire al dibattito in corso sulle dispersioni di ominidi e al dibattito sulle transizioni tecno-culturali. I siti della valle del Malaprabha, nel sud della penisola indiana, offrono una prospettiva regionale sui processi di transizione tra il Paleolitico inferiore e quello medio. Tre raccolte archeologiche, dal tardo Acheuleano al Paleolitico medio, furono scelte come collezione chiave e poi confrontate con due delle loro controparti sud-orientali. Queste, scavate o raccolte in superficie, sono ospitate in vari musei in India, Francia e Regno Unito. L’obiettivo primario del dottorato è stato quello di rintracciare i cambiamenti tecnologici e tipologici dei grandi bifacciali (LCTs: bifacciali e hachereau) transizionali dell’antico e del medio Paleolitico. Il secondo obiettivo è analizzare gli effetti delle materie prime sulle variabilità di forma di differenti strumenti LCT. La combinazione dell’analisi tecno-tipologica classica e dell’approccio geometrico morfometrico (2D e 3D) ci consente di ottenere risultati olistici, accurati e reversibili. I LCT nella Malaprabha Valley includono sempre più bifaccili che hachereau. Sono costantemente realizzati con quarzite locale su vari tipi di supporti con un utilizzo crescente dei schegge. La loro variabilità di forma si trova principalmente alla loro periferia e non è influenzata dai tipi di supporto. Qualunque variabilità si sia verificata, sembra derivare dalla variazione della larghezza e dello spessore relativi. Questo studio evidenzia che i tratti tecnologici e morfologici dei LCT riflettono una graduale continuità regionale dal Paleolitico inferiore a quello medio, piuttosto che una brusca introduzione esterna di nuovi comportamenti tecnologici. Indipendentemente dai diversi tipi di supporti, gli ominidi in questa parte dell'India peninsulare sono stati in grado di ottenere forme di strumenti simili, attraverso strategie di modellazione adattive, riflettendo un modello mentale che è continuato per generazioni a prescindere dal progresso tecnico identificabile in altri prodotti.

The Indian sub-continent, midway between Africa and South-east Asia, offers great potential to contribute to the ongoing debates of hominin dispersals and techno-cultural transitions. The Malaprabha Valley sites, in south-western Peninsular India, provides a regional perspective on the transitional processes between Lower and Middle Palaeolithic. Three assemblages, from local Late Acheulean to Middle Palaeolithic were chosen as the key collections and then compared to two of their south-eastern counterparts. These assemblages, excavated or collected from surface, are housed in various museums in India, France and UK. The aim of this PhD was to trace the technological and typological changes of the Large cutting tools (LCTs: handaxes and cleavers) at the transition from Lower to Middle Palaeolithic. A second objective was to discern raw material and blank effects on the shape variabilities of the LCTs. Combining the classical techno-typological analysis and Geometric Morphometric approach (2D and 3D) allow us to get accurate, reversible holistic results. LCTs in Malaprabha Valley always include more handaxes than cleavers. They are constantly made from local quartzite on various types of blanks with gradual increasing use of the flakes. Their shape variability is mostly located on their periphery and is not influenced by the blank types. Whatever variability occurred it seemed to result from varying relative width and thickness. This study highlights that the technological and morphological traits of the LCTs reflect a regional continuity with gradual changes from the Lower to the Middle Palaeolithic, rather than an abrupt external introduction of new technical behaviors. Irrespective of the diverse blank types, the hominin tool makers in this part of Peninsular India were able to achieve similar tool forms, through adaptive shaping strategies, reflecting a mental template that continued through generations apart from the technical progress identifiable in other products.

LOWER AND MIDDLE PALAEOLITHIC LITHIC ASSEMBLAGES FROM SOUTHERN PENINSULAR INDIA: A GEOMETRIC MORPHOMETRIC AND CLASSICAL APPROACH TO LARGE CUTTING TOOLS

-
2021

Abstract

Il subcontinente indiano, a metà strada tra l’Africa e il sud-est asiatico, offre un gran potenziale per contribuire al dibattito in corso sulle dispersioni di ominidi e al dibattito sulle transizioni tecno-culturali. I siti della valle del Malaprabha, nel sud della penisola indiana, offrono una prospettiva regionale sui processi di transizione tra il Paleolitico inferiore e quello medio. Tre raccolte archeologiche, dal tardo Acheuleano al Paleolitico medio, furono scelte come collezione chiave e poi confrontate con due delle loro controparti sud-orientali. Queste, scavate o raccolte in superficie, sono ospitate in vari musei in India, Francia e Regno Unito. L’obiettivo primario del dottorato è stato quello di rintracciare i cambiamenti tecnologici e tipologici dei grandi bifacciali (LCTs: bifacciali e hachereau) transizionali dell’antico e del medio Paleolitico. Il secondo obiettivo è analizzare gli effetti delle materie prime sulle variabilità di forma di differenti strumenti LCT. La combinazione dell’analisi tecno-tipologica classica e dell’approccio geometrico morfometrico (2D e 3D) ci consente di ottenere risultati olistici, accurati e reversibili. I LCT nella Malaprabha Valley includono sempre più bifaccili che hachereau. Sono costantemente realizzati con quarzite locale su vari tipi di supporti con un utilizzo crescente dei schegge. La loro variabilità di forma si trova principalmente alla loro periferia e non è influenzata dai tipi di supporto. Qualunque variabilità si sia verificata, sembra derivare dalla variazione della larghezza e dello spessore relativi. Questo studio evidenzia che i tratti tecnologici e morfologici dei LCT riflettono una graduale continuità regionale dal Paleolitico inferiore a quello medio, piuttosto che una brusca introduzione esterna di nuovi comportamenti tecnologici. Indipendentemente dai diversi tipi di supporti, gli ominidi in questa parte dell'India peninsulare sono stati in grado di ottenere forme di strumenti simili, attraverso strategie di modellazione adattive, riflettendo un modello mentale che è continuato per generazioni a prescindere dal progresso tecnico identificabile in altri prodotti.
KUNNERIATH, MADHAVI
ARZARELLO, Marta
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Tipologia: Tesi di dottorato
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