La tesi investiga l'operazionalizzazione del principio di sviluppo sostenibile (SS) nelle aziende sanitarie. La tesi utilizza un approccio multi-metodo per indagare: a) l'interpretazione emergente circa lo SS nel contesto sanitario, b) i fattori di capitale intellettuale (CI) che possono influenzare l'attuazione di progetti di SS, c) l'approccio organizzativo utilizzato per la presa di decisione circa la sostenibilità, e d) le principali pratiche di sostenibilità adottate nel contesto sanitario. Per rispondere alle domande di ricerca, è stata realizzata inizialmente una survey, per il tramite di questionario, la quale è stata rivolta ai Direttori Generali (DG) delle aziende sanitarie italiane, in quanto responsabili della pianificazione strategica aziendale. Successivamente, il caso di studio relativo ad un Servizio Sanitario regionale italiano ha fornito la possibilità di analizzare l’attuazione di un programma di SS nato dalla policy regionale all’interno di queste aziende. Le analisi hanno rivelato che le decisioni in materia di SS all’interno delle aziende sanitarie vengono principalmente prese da strutture organizzative esistenti, combinate in modi informali e occasionali, o da organismi collegiali, al fine di sfruttare diverse competenze. Una minoranza ha indicato invece l’uso di uffici/posizioni aziendali, fattore che non permette la fertilizzazione incrociata tra diverse discipline e potrebbe impedire lo sviluppo di una cultura per lo SS. La costruzione di un modello di CI basato sulla letteratura di riferimento, ha permesso di testare il contributo che questi assets hanno dato alla realizzazione dei progetti di SS. Tra essi, la "ricerca dell’efficienza" è stato il fattore che secondo i DG ha svolto il ruolo più rilevante in questo senso, mentre “competenze e formazione” sono stati percepiti come meno importanti probabilmente a causa dell'incapacità attuale di impostare programmi accademici per le professioni sanitarie basati su quell’ interdisciplinarietà che lo SS richiede. Inoltre, i DG che hanno attribuito alta rilevanza alle tecnologie dell’informazione e avanzate per la realizzazione di progetti di sostenibilità all’interno della propria azienda, sono anche coloro che hanno adottato strategie di SS. I risultati del caso studio hanno mostrato come la cultura dello SS, specialmente per la sostenibilità ambientale, non è stata in grado di svilupparsi a livello operativo, relativo ai professionisti sanitari, in quanto non sono stati coinvolti nel processo di definizione delle priorità strategiche ed i progetti implementati sono risultati di natura frammentaria. Il capitale relazionale è risultato invece rilevante circa l’implementazione di progetti ambientali e clinici. La misurazione delle performance di SS quale componente del capitale strutturale, è risultata piuttosto omogenea e non consolidata, cosi come l’uso di incentivi. Ciò suggerisce che il focus predominante all’efficientamento adottato dalla politica sanitaria nazionale può impedirne lo sviluppo. Lo studio estende la conoscenza circa il ruolo del CI per la pianificazione di SS all’interno delle organizzazioni pubbliche. I limiti dello studio riguardano il basso numero di rispondenti alla survey ed di interviste condotte per il caso studio. Ulteriori ricerche potranno testare il modello di CI sostenibile per le aziende sanitarie qui sviluppato in altri contesti ai fini di supportare la pianificazione strategica, verificando il contributo parziale e totale degli assets individuati allo SS. Inoltre, è necessario approfondire il ruolo delle connessioni tra assets, per individuare quelle combinazioni che contribuiscono / ostacolano l’attuazione dello SS. Tra le implicazioni di policy infine, la costruzione di un dialogo continuo tra istituzioni, direzione aziendale e professionisti sanitari è raccomandata al fine di promuovere una cultura condivisa per lo SS.

The thesis investigates the operationalization of the sustainable development principle (SD) in health care organizations (HCOs). Based on the examination of the literature, the thesis uses a multi-method approach to investigate: a) the emerging interpretation about SD in the health context, b) intellectual capital (IC) factors that may affect the implementation of SD projects, c) the organizational approach used for sustainability decision making, and d) the main sustainability practices in the health care context. To answer these research questions, a survey was initially carried out through the realization of, which was addressed to General Directors (GDs) of Italian health care organizations, as responsible for HCOs’ strategic planning. Subsequently, the case study of an Italian Regional Health Service has provided the opportunity to analyze the implementation of a SD program within HCOs, introduced by a new policy agenda. The analyzes revealed that sustainability decision-making within these organizations is mainly a matter of existing organizational structures, combined in informal and occasional ways, or of collective bodies, in order to take advantage from different skills. A minority has however indicated the use of office/organizational positions: this approach does not allow cross-fertilization between different disciplines and could prevent the development of a SD culture. The construction of an IC model based on the reference literature, has allowed to test the contribution that these assets have given to the realization of SD projects within HCOs. Among them, according to GDs, the "research for efficiency" was the factor that played the most important role in this respect, while "skills and training" were perceived as less important probably due to the inability of the current academic system to set programs for health professions based on interdisciplinarity, as required by the nature of SD. In addition, the GDs who attributed high importance to information technology and advanced technologies for the realization of sustainable projects within the organization, were also those that have adopted SD strategies. The results of the case study have shown that the SD culture, especially for what concerns environmental sustainability, has not been able to develop at the operational level, the one of health professionals, as they were not involved in the process of strategic priorities’ definition; moreover, implemented projects were fragmentary. The relational capital was instead important as it allowed the implementation of environmental and clinical projects. SD performance measurement systems as part of structural capital were rather homogeneous and not consolidated, as well as the use of incentives. This suggests that the predominant focus on efficiency adopted by the national health policy may hinder their development. The study extends the knowledge about the role of IC for SD within public organizations. Study limitations concerned the low number of respondents to the survey and interviews conducted for the case study. Further research will test the developed model of sustainable IC for HCOs in other contexts in order to support strategic planning process, by checking the total and partial contribution of the identified assets to SD. In addition, it is necessary to deepen the role of the connections between different assets, to identify those combinations that help or hinder the implementation of SD within organizations. With reference to policy implications, the construction of a continuous dialogue between the institutions, HCOs’ management and health professionals is recommended in order to promote a shared SD culture.

Sustainable development operationalization in healthcare organizations and the role of intellectual capital

CAVICCHI, Caterina
2017

Abstract

La tesi investiga l'operazionalizzazione del principio di sviluppo sostenibile (SS) nelle aziende sanitarie. La tesi utilizza un approccio multi-metodo per indagare: a) l'interpretazione emergente circa lo SS nel contesto sanitario, b) i fattori di capitale intellettuale (CI) che possono influenzare l'attuazione di progetti di SS, c) l'approccio organizzativo utilizzato per la presa di decisione circa la sostenibilità, e d) le principali pratiche di sostenibilità adottate nel contesto sanitario. Per rispondere alle domande di ricerca, è stata realizzata inizialmente una survey, per il tramite di questionario, la quale è stata rivolta ai Direttori Generali (DG) delle aziende sanitarie italiane, in quanto responsabili della pianificazione strategica aziendale. Successivamente, il caso di studio relativo ad un Servizio Sanitario regionale italiano ha fornito la possibilità di analizzare l’attuazione di un programma di SS nato dalla policy regionale all’interno di queste aziende. Le analisi hanno rivelato che le decisioni in materia di SS all’interno delle aziende sanitarie vengono principalmente prese da strutture organizzative esistenti, combinate in modi informali e occasionali, o da organismi collegiali, al fine di sfruttare diverse competenze. Una minoranza ha indicato invece l’uso di uffici/posizioni aziendali, fattore che non permette la fertilizzazione incrociata tra diverse discipline e potrebbe impedire lo sviluppo di una cultura per lo SS. La costruzione di un modello di CI basato sulla letteratura di riferimento, ha permesso di testare il contributo che questi assets hanno dato alla realizzazione dei progetti di SS. Tra essi, la "ricerca dell’efficienza" è stato il fattore che secondo i DG ha svolto il ruolo più rilevante in questo senso, mentre “competenze e formazione” sono stati percepiti come meno importanti probabilmente a causa dell'incapacità attuale di impostare programmi accademici per le professioni sanitarie basati su quell’ interdisciplinarietà che lo SS richiede. Inoltre, i DG che hanno attribuito alta rilevanza alle tecnologie dell’informazione e avanzate per la realizzazione di progetti di sostenibilità all’interno della propria azienda, sono anche coloro che hanno adottato strategie di SS. I risultati del caso studio hanno mostrato come la cultura dello SS, specialmente per la sostenibilità ambientale, non è stata in grado di svilupparsi a livello operativo, relativo ai professionisti sanitari, in quanto non sono stati coinvolti nel processo di definizione delle priorità strategiche ed i progetti implementati sono risultati di natura frammentaria. Il capitale relazionale è risultato invece rilevante circa l’implementazione di progetti ambientali e clinici. La misurazione delle performance di SS quale componente del capitale strutturale, è risultata piuttosto omogenea e non consolidata, cosi come l’uso di incentivi. Ciò suggerisce che il focus predominante all’efficientamento adottato dalla politica sanitaria nazionale può impedirne lo sviluppo. Lo studio estende la conoscenza circa il ruolo del CI per la pianificazione di SS all’interno delle organizzazioni pubbliche. I limiti dello studio riguardano il basso numero di rispondenti alla survey ed di interviste condotte per il caso studio. Ulteriori ricerche potranno testare il modello di CI sostenibile per le aziende sanitarie qui sviluppato in altri contesti ai fini di supportare la pianificazione strategica, verificando il contributo parziale e totale degli assets individuati allo SS. Inoltre, è necessario approfondire il ruolo delle connessioni tra assets, per individuare quelle combinazioni che contribuiscono / ostacolano l’attuazione dello SS. Tra le implicazioni di policy infine, la costruzione di un dialogo continuo tra istituzioni, direzione aziendale e professionisti sanitari è raccomandata al fine di promuovere una cultura condivisa per lo SS.
VAGNONI, Emidia
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Descrizione: Tesi
Tipologia: Tesi di dottorato
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