L’obiettivo di questa ricerca era ottenere un approfondimento all’interno del complesso sistema di variabili dell’impatto della propagazione delle fratture senza ignorare il danno da non impatto. Usando l’approccio sperimentale, sono stati raccolti i dati fondamentali che erano necessari per un’affidabile interpretazione del danno che sono stati ulteriormente usati per l’interpretazione del danno identificato sugli strumenti appuntiti proveniente da Riparo Tagliente, arrivando a conclusioni sulla loro possibile funzionalità. Adattando le variabili sperimentali il più vicino possibile alle variabili del materiale archeologico proveniente da Riparo Tagliente, sono stati effettuati quattro esperimenti. Il primo esperimento è consistito in una simulazione di caccia usando le punte Musteriane che erano fissate alla lancia, usando due approcci di fissaggio, verticale e diagonale, e che venivano lanciate mirando all’animale morto. I risultati ottenuti hanno evidenziato l’affidabilità dell’interpretazione del danno ed hanno stabilito la sua causa nel materiale archeologico. Il danno da scheggiatura è stato identificato sulle punte usate nel primo esperimento, nel frattempo il secondo esperimento è stato stabilito ed eseguito in modo da osservare le variazioni e le cause delle fratture che potevano essere causate dalla scheggiatura. Il terzo esperimento è consistito anche in una simulazione di caccia che è stata effettuata per approfondire l’impatto della propagazione delle fratture usando le punte di Levallois con un metodo di ancoraggio leggermente differente rispetto a quello usato nel primo esperimento. L’affidabilità dei risultati ottenuti dal terzo esperimento è stata messa in discussione a causa della strumentazione moderna impiegata e della scarsa quantità di provini sperimentali. Il danno da non impatto che è stato identificato sugli strumenti a punta provenienti da Riparo Tagliente non è stato ignorato e il quarto esperimento non è stato ignorato per questo motivo. L’obiettivo del quarto esperimento è consistito nell’ottenere un’osservazione sui segni causati dai danni ai bordi che si sarebbero potuti formare sugli strumenti a punta usandoli nel taglio, nella frantumazione, nella tritura. I risultati hanno implementato l’interpretazione dei segni causati dai danni ai bordi identificati sugli strumenti a punta provenienti dal sito di Riparo Tagliente. Usando tutti i dati ottenuti sperimentalmente è stata confermata la possibile funzionalità degli strumenti a punta provenienti dal sito di Riparo Tagliente. Si conclude che gli strumenti provenienti da Riparo Tagliente venissero utilizzati come strumenti multifunzionali. Inoltre questa ricerca ha suggerito che fosse necessario migliorare la metodologia della ricerca sull’impatto delle fratture in modo da evitare ulteriore confusione sull’interpretazione del danno.
The aim of this research was to obtain an insight into the complex system of variables of impact fracture propagation without ignoring the non-impact damage. Using experimental approach, crucial data was collected that was necessary for the reliable interpretation of the damage that was further used for the interpretation of the damage identified on the pointed tools from Riparo Tagliente, and bringing up conclusions of their possible functionality. By adapting the experimental variables as close as possible to the variables of the archaeological material from Riparo Tagliente, four experiments have been executed. The first experiment was a hunting simulation using Mousterian points that were hafted into the foreshaft using two hafting approaches, vertical and diagonal, and were propelled into the dead animal target. Obtained results enhanced the reliability of the interpretation of the damage and establishing its causation on the archaeological material. Knapping damage was identified on the experimental points used in the first experiment, therefore the second experiment was established and executed in order to observe the variations and causations of the fractures that could be caused by knapping. The third experiment was also a hunting simulation that was executed to obtain an insight of the impact fractures propagation using Levallois points with slightly different hafting approach than the one that was used in the first experiment. The reliability of the results obtained by the third experiment was questioned because of the modern equipment usage and the scarce number of the experimental samples. Non-impact damage that was identified on the pointed tools from Riparo Tagliente was not ignored and the fourth experiment was executed for this purpose. The aim of the fourth experiment was getting an insight into the edge damage patterns that could be formed on the pointed tools by using them in cutting, scrapping and chopping activities. The results improved the interpretation of the edge damage patters identified on the pointed tools from the site of Riparo Tagliente. Using all of the experimentally obtained data the possible functionality of the pointed tools from Riparo Tagliente was established.It is concluded that the pointed tools from Riparo Tagliente were used as multiple functionality tools. Furthermore this research proposed that it is necessary to improve the methodology of the impact fracture research in order to avoid the further confusion of the damage interpretation.
Assessing the Impact Fracture Method: Experimental Approach to the Functional Analysis of the Pointed Tools from the Mousterian Layers of Riparo Tagliente Rock Shelter
GAVRILOVIC, Nikola
2020
Abstract
L’obiettivo di questa ricerca era ottenere un approfondimento all’interno del complesso sistema di variabili dell’impatto della propagazione delle fratture senza ignorare il danno da non impatto. Usando l’approccio sperimentale, sono stati raccolti i dati fondamentali che erano necessari per un’affidabile interpretazione del danno che sono stati ulteriormente usati per l’interpretazione del danno identificato sugli strumenti appuntiti proveniente da Riparo Tagliente, arrivando a conclusioni sulla loro possibile funzionalità. Adattando le variabili sperimentali il più vicino possibile alle variabili del materiale archeologico proveniente da Riparo Tagliente, sono stati effettuati quattro esperimenti. Il primo esperimento è consistito in una simulazione di caccia usando le punte Musteriane che erano fissate alla lancia, usando due approcci di fissaggio, verticale e diagonale, e che venivano lanciate mirando all’animale morto. I risultati ottenuti hanno evidenziato l’affidabilità dell’interpretazione del danno ed hanno stabilito la sua causa nel materiale archeologico. Il danno da scheggiatura è stato identificato sulle punte usate nel primo esperimento, nel frattempo il secondo esperimento è stato stabilito ed eseguito in modo da osservare le variazioni e le cause delle fratture che potevano essere causate dalla scheggiatura. Il terzo esperimento è consistito anche in una simulazione di caccia che è stata effettuata per approfondire l’impatto della propagazione delle fratture usando le punte di Levallois con un metodo di ancoraggio leggermente differente rispetto a quello usato nel primo esperimento. L’affidabilità dei risultati ottenuti dal terzo esperimento è stata messa in discussione a causa della strumentazione moderna impiegata e della scarsa quantità di provini sperimentali. Il danno da non impatto che è stato identificato sugli strumenti a punta provenienti da Riparo Tagliente non è stato ignorato e il quarto esperimento non è stato ignorato per questo motivo. L’obiettivo del quarto esperimento è consistito nell’ottenere un’osservazione sui segni causati dai danni ai bordi che si sarebbero potuti formare sugli strumenti a punta usandoli nel taglio, nella frantumazione, nella tritura. I risultati hanno implementato l’interpretazione dei segni causati dai danni ai bordi identificati sugli strumenti a punta provenienti dal sito di Riparo Tagliente. Usando tutti i dati ottenuti sperimentalmente è stata confermata la possibile funzionalità degli strumenti a punta provenienti dal sito di Riparo Tagliente. Si conclude che gli strumenti provenienti da Riparo Tagliente venissero utilizzati come strumenti multifunzionali. Inoltre questa ricerca ha suggerito che fosse necessario migliorare la metodologia della ricerca sull’impatto delle fratture in modo da evitare ulteriore confusione sull’interpretazione del danno.File | Dimensione | Formato | |
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