La collezione oggetto di questa ricerca è costituita circa duecentocinquanta ritratti del Duce affidati a diversi medium, afferenti tanto alla cultura alta, quanto a quella di massa; si annoverano infatti artisti noti o meno noti, artigiani o dilettanti che hanno raffigurato l’effigie del Duce durante e dopo il Ventennio. Tale particolarità la rende un unicum nel territorio italiano e internazionale pur nelle diverse criticità riscontrabili su diversi piani, e pone lo studioso di fronte ad alcune problematiche, ancora scarsamente affrontate nell’ambito degli studi storico-artistici. Il taglio dato a questo studio ha operato per una precisa scelta indirizzata ad esaminare l’aspetto collezionistico e museologico della questione, focalizzandosi in particolare sul nucleo originario della collezione appartenuto a Duilio Susmel, letto in una prospettiva diacronica. Inizialmente ci si è occupati di contestualizzare la collezione, ripercorrendo il percorso critico ed espositivo connesso al delicato tema dell’iconografia mussoliniana, che dalla rimozione post-bellica ha condotto alla possibilità stessa dell’esistenza di questo tipo di raccolta in Italia. Poi ci si è concentrati sulla storia della collezione Susmel nel suo insieme, comprensiva quindi anche della raccolta archivistica, e del progetto per un centro studi sul fascismo, ricostruiti attraverso il materiale inedito reperito in particolare all’interno dei fondi archivistici appartenuti allo storico, ma anche con delle ricerche incrociate presso altri archivi. La terza parte è focalizzata sulle opere conservate presso il Magi’900 di Pieve di Cento, suddivise nei due diversi nuclei collezionistici, delle quali è stata fatta una prima inventariazione che ha portato alla rettifica di diverse informazioni contenute all’interno del museo, sia relativamente alla datazione delle opere, sia riguardo alle attribuzioni. Tale lavoro è stato propedeutico alla selezione di alcune opere, alle quali è stata dedicata una scheda di approfondimento storico-artistico.

La collezione Susmel-Bargellini al Museo Magi'900 di Pieve di Cento

ARANGIO, Susanna
2018

Abstract

La collezione oggetto di questa ricerca è costituita circa duecentocinquanta ritratti del Duce affidati a diversi medium, afferenti tanto alla cultura alta, quanto a quella di massa; si annoverano infatti artisti noti o meno noti, artigiani o dilettanti che hanno raffigurato l’effigie del Duce durante e dopo il Ventennio. Tale particolarità la rende un unicum nel territorio italiano e internazionale pur nelle diverse criticità riscontrabili su diversi piani, e pone lo studioso di fronte ad alcune problematiche, ancora scarsamente affrontate nell’ambito degli studi storico-artistici. Il taglio dato a questo studio ha operato per una precisa scelta indirizzata ad esaminare l’aspetto collezionistico e museologico della questione, focalizzandosi in particolare sul nucleo originario della collezione appartenuto a Duilio Susmel, letto in una prospettiva diacronica. Inizialmente ci si è occupati di contestualizzare la collezione, ripercorrendo il percorso critico ed espositivo connesso al delicato tema dell’iconografia mussoliniana, che dalla rimozione post-bellica ha condotto alla possibilità stessa dell’esistenza di questo tipo di raccolta in Italia. Poi ci si è concentrati sulla storia della collezione Susmel nel suo insieme, comprensiva quindi anche della raccolta archivistica, e del progetto per un centro studi sul fascismo, ricostruiti attraverso il materiale inedito reperito in particolare all’interno dei fondi archivistici appartenuti allo storico, ma anche con delle ricerche incrociate presso altri archivi. La terza parte è focalizzata sulle opere conservate presso il Magi’900 di Pieve di Cento, suddivise nei due diversi nuclei collezionistici, delle quali è stata fatta una prima inventariazione che ha portato alla rettifica di diverse informazioni contenute all’interno del museo, sia relativamente alla datazione delle opere, sia riguardo alle attribuzioni. Tale lavoro è stato propedeutico alla selezione di alcune opere, alle quali è stata dedicata una scheda di approfondimento storico-artistico.
FIORILLO, Ada Patrizia
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