La pubblicazione raccoglie gli atti della Tavola Rotonda, organizzata dal Sistema Bibliotecario Unife, ha fornito un’occasione per parlare di biblioteche, in particolare di biblioteche accademiche, nell’ambito del Salone Restauro-Musei, la cui maggiore apertura a queste tematiche è stata da molti relatori accolta con favore, auspicandone una continuità negli anni a venire. Il percorso di approfondimento è partito dall’illustrazione di tre casi studio: il trattamento delle collezioni di pregio delle Biblioteche Unife e la loro comunicazione anche tramite video-documentari e oggettistica recante immagini tratte da esse; la tutela e valorizzazione dei fondi archivistici nel contesto emiliano-romagnolo soprattutto attraverso il portale web ArchIVI - Città degli Archivi; la Biblioteca Reale di Torino, inclusa nell’itinerario di “biblioturismo” BiblioTour Piemonte. Un ampio spettro di tematiche è stato toccato dalle riflessioni dei professionisti intervenuti, provenienti da università, istituzioni culturali, mondo dell'impresa ed esperti in campi anche molto diversi fra loro: non solo biblioteconomia, museologia, archivistica e discipline umanistiche ma anche architettura ed economia. Fra i concetti ricorrenti, la necessità di individuare un nuovo ruolo che la biblioteca accademica è chiamata ad assumere rispetto alle istanze non solo di didattica e ricerca ma anche della Terza Missione sociale e culturale dell’Università, valorizzando il patrimonio bibliografico anche nell’ambito di una proficua integrazione con archivi e musei. Se particolarmente funzionali a questi obiettivi si dimostrano la logica di rete in base alla quale le biblioteche già da decenni sono organizzate e le nuove opportunità del digitale, purtroppo ancora non adeguatamente sfruttate nel nostro Paese, si pone l'attenzione sull’odierna necessità di dialogare con ricercatori e professionisti nel campo delle digital humanities, di radicarsi profondamente nel territorio, di creare sinergie non solo fra istituzioni ma anche con l’impresa privata, soprattutto nel campo del turismo culturale. Diventa così urgente arricchire il profilo professionale del bibliotecario di nuove competenze, affinché le biblioteche possano aprirsi in questa nuova prospettiva di servizio.
Il patrimonio culturale si svela: le biblioteche e l'università fra didattica, ricerca e nuove opportunità. Tavola Rotonda Ferrara, Salone Restauro-Musei, 22 marzo 2017. ATTI, a cura di Anna Bernabè, Marina Contarini e Maria Grazia Mondini
Marcello Balzani;Anna Bernabè;Marina Contarini;Fabio Donato;Rita Fabbri;Ugo Rizzo;Ursula Thun Hohenstein;Anna Maria Visser
2017
Abstract
La pubblicazione raccoglie gli atti della Tavola Rotonda, organizzata dal Sistema Bibliotecario Unife, ha fornito un’occasione per parlare di biblioteche, in particolare di biblioteche accademiche, nell’ambito del Salone Restauro-Musei, la cui maggiore apertura a queste tematiche è stata da molti relatori accolta con favore, auspicandone una continuità negli anni a venire. Il percorso di approfondimento è partito dall’illustrazione di tre casi studio: il trattamento delle collezioni di pregio delle Biblioteche Unife e la loro comunicazione anche tramite video-documentari e oggettistica recante immagini tratte da esse; la tutela e valorizzazione dei fondi archivistici nel contesto emiliano-romagnolo soprattutto attraverso il portale web ArchIVI - Città degli Archivi; la Biblioteca Reale di Torino, inclusa nell’itinerario di “biblioturismo” BiblioTour Piemonte. Un ampio spettro di tematiche è stato toccato dalle riflessioni dei professionisti intervenuti, provenienti da università, istituzioni culturali, mondo dell'impresa ed esperti in campi anche molto diversi fra loro: non solo biblioteconomia, museologia, archivistica e discipline umanistiche ma anche architettura ed economia. Fra i concetti ricorrenti, la necessità di individuare un nuovo ruolo che la biblioteca accademica è chiamata ad assumere rispetto alle istanze non solo di didattica e ricerca ma anche della Terza Missione sociale e culturale dell’Università, valorizzando il patrimonio bibliografico anche nell’ambito di una proficua integrazione con archivi e musei. Se particolarmente funzionali a questi obiettivi si dimostrano la logica di rete in base alla quale le biblioteche già da decenni sono organizzate e le nuove opportunità del digitale, purtroppo ancora non adeguatamente sfruttate nel nostro Paese, si pone l'attenzione sull’odierna necessità di dialogare con ricercatori e professionisti nel campo delle digital humanities, di radicarsi profondamente nel territorio, di creare sinergie non solo fra istituzioni ma anche con l’impresa privata, soprattutto nel campo del turismo culturale. Diventa così urgente arricchire il profilo professionale del bibliotecario di nuove competenze, affinché le biblioteche possano aprirsi in questa nuova prospettiva di servizio.File | Dimensione | Formato | |
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